Le borse europee proseguono in modesto rialzo a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano positivi.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 30.418 punti, sopra la parità come il Ftse 100 di Londra (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,2%), l’Ibex35 di Madrid (+0,2%) e il Cac 40 di Parigi (+0,1%).
I riflettori restano puntati sul World Economic Forum di Davos che si chiude oggi e dove stamattina la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha affermato che a fine 2023 si sono registrati una ripresa dei consumi e un ritorno alla normalità dei risparmi da una condizione di risparmi eccessivi, mercati del lavoro meno stringenti e una riduzione dell’inflazione, sia headline che core, aggiungendo che tutto ciò è quanto ci si può attendere per il 2024, ovvero una prosecuzione di questi trend.
Parallelamente lo sguardo rimane focalizzato sulle decisioni della Federal Reserve in attesa dell’intervento di stasera della presidente dell’istituto di San Francisco, Mary Daly e dopo le ultime dichiarazioni di altri funzionari.
Tra questi, il numero uno della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, che ha esortato i policy maker a procedere con cautela in considerazione del potenziale impatto di eventi imprevedibili, dalle elezioni ai conflitti globali. L’omologo di Philadelphia, Patrick Harker, si aspetta che l’inflazione continui a scendere verso l’obiettivo.
I mercati stimano una probabilità di un taglio dei tassi già a marzo poco superiore al 50%, in calo dal quasi 80% previsto alla fine della scorsa settimana.
Dall’agenda macroeconomica, nel Regno Unito, a dicembre, le vendite al dettaglio hanno registrato un calo su base mensile del 3,2%, più pronunciato rispetto alle attese (-0,5%), dopo il +1,4% di novembre (rivisto da +1,3%). Su base annua, il dato ha segnato un calo del 2,4%, rispetto al +1,1% del consensus, dopo il +0,2% del mese precedente (rivisto da +0,1%).
Nello stesso mese, l’indice dei prezzi alla produzione in Germania ha registrato un calo dell’1,2% su base mensile rispetto al -0,4% del consensus e al -0,5% di novembre. Il dato su base annua ha evidenziato un calo dell’8,6% a/a a fronte di un -8% atteso dagli analisti e del -7,9% del mese precedente.
Da monitorare nel pomeriggio il Sentiment dell’Università del Michigan di gennaio (dato preliminare).
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,088 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 148,0. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in modesto rialzo con il Brent (+0,4%) a 79,4 dollari al barile e il Wti (+0,4%) a 74,2 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund cala a 154 punti (-3bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,86%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Bper (+1,9%), seguita da Banco Bpm (+1,8%) e Mediobanca (+1,6%) mentre scivola in coda Leonardo (-1,9%), con le vendite che interessano anche Amplifon (-1%) e Iveco (-0,9%).