Mercati – Partenza in frazionale rialzo per l’Europa con Milano a +0,3%

Apertura positiva per le principali borse europee con l’attenzione rivolta alle banche centrali e alle incertezze sui tagli ai tassi di interesse, nell’ultimo giorno del Forum di Davos.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,3% a 30.445 punti, positivo come l’Ibex35 di Madrid (+0,2%), il Dax di Francoforte (+0,4%), il Cac 40 di Parigi (+0,5%) e il Ftse 100 di Londra (+0,7%).

Resta l’attenzione sulla Federal Reserve con i mercati che stimano una probabilità di un taglio dei tassi già a marzo poco superiore al 50%, in calo dal quasi 80% previsto alla fine della scorsa settimana, dopo i commenti hawkish dei funzionari statunitensi e i dati che hanno confermato la solidità dell’economia a stelle e strisce.

Il presidente della Fed di Atlanta Raphael Bostic ha intanto esortato i policy maker a procedere con cautela in considerazione del potenziale impatto di eventi imprevedibili, dalle elezioni ai conflitti globali. L’omologo di Philadelphia, Patrick Harker, si aspetta che l’inflazione continui a scendere verso l’obiettivo.

Sono attesi in giornata nuovi interventi, tra gli altri, della presidente della Bce, Christine Lagarde, e della numero della Fed di San Francisco, Mary Daly. Oggi si chiude il World Economic Forum di Davos.

Occhi nel contempo alla riunione della Bank of Japan della prossima settimana, in attesa di capire per quanto tempo l’istituto manterrà un regime di tassi di interesse negativi.

Il tutto alla luce anche del dato sull’inflazione nipponico che ha registrato a dicembre un rallentamento al +2,6% su base annua a fronte di un +2,5% stimato e un +2,8% della lettura precedente.

Sull’equity, le prospettive di Taiwan Semiconductor Manufacturing (+9,8% a Wall Street) hanno alimentato le speranze di una ripresa globale nel settore dei semiconduttori. TSMC, principale fornitore di chip di Apple e Nvidia, vede un ritorno a una solida crescita in questo trimestre mentre porta avanti i suoi piani sugli stabilimenti in Giappone, Arizona e Germania in un contesto di crescita alimentato dal boom dello sviluppo dell’intelligenza artificiale.

Sul fronte macro, intanto, a dicembre l’indice dei prezzi alla produzione in Germania ha registrato un calo dell’1,2% su base mensile rispetto al -0,4% del consensus e al -0,5% di novembre. Il dato su base annua evidenzia un calo dell’8,6% a/a a fronte di un -8,0% atteso dagli analisti e del -7,9% del mese precedente.

Atteso dagli Usa nel pomeriggio il Sentiment dell’Università del Michigan di gennaio (dato preliminare).

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,088 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 148,2. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (+0,1%) a 79,2 dollari al barile e il Wti (+0,2%) a 74,1 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 155 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,88%.

Tornando a Piazza Affari, denaro in avvio su Banco Bpm (+1%), Mediobanca (+0,9%), MPS (+0,8%) e Intesa SP (+0,8%), che è stata riconosciuta tra i migliori datori di lavoro in Italia dal Top Employers Institute per il terzo anno consecutivo. In coda invece TIM (-0,5%), che ha avviato l’iter per la presentazione di una lista del Cda uscente per il rinnovo del Consiglio, seguita da Leonardo (-0,4%), Iveco e Diasorin (-0,3%).