Attesa partenza in rialzo per le principali borse europee con l’attenzione rivolta alle banche centrali e alle incertezze sui tagli ai tassi di interesse.
Chiusura positiva ieri a Wall Street con il Nasdaq in rialzo dell’1,3%, lo S&P500 dello 0,9% e il Dow Jones dello 0,5%.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a +1,4%, deboli invece Hong Kong (-0,5%) e Shanghai (-0,5%).
Resta l’attenzione sulla Federal Reserve con i mercati che stimano una probabilità di un taglio dei tassi già a marzo poco superiore al 50%, in calo dal quasi 80% previsto alla fine della scorsa settimana, dopo i commenti hawkish dei funzionari statunitensi e i dati che hanno confermato la solidità dell’economia a stelle e strisce.
Il presidente della Fed di Atlanta Raphael Bostic ha intanto esortato i policy maker a procedere con cautela in considerazione del potenziale impatto di eventi imprevedibili, dalle elezioni ai conflitti globali. L’omologo di Philadelphia, Patrick Harker, si aspetta che l’inflazione continui a scendere verso l’obiettivo.
Sono attesi in giornata nuovi interventi, tra gli altri, della presidente della Bce, Christine Lagarde, e della numero della Fed di San Francisco, Mary Daly.
Occhi nel contempo alla riunione della Bank of Japan della prossima settimana, in attesa di capire per quanto tempo l’istituto manterrà un regime di tassi di interesse negativi.
Il tutto alla luce anche del dato sull’inflazione nipponico che ha registrato a dicembre un rallentamento al +2,6% su base annua a fronte di un +2,5% stimato e un +2,8% della lettura precedente.
Sull’equity, le prospettive di Taiwan Semiconductor Manufacturing (+9,8% a Wall Street) hanno alimentato le speranze di una ripresa globale nel settore dei semiconduttori. TSMC, principale fornitore di chip di Apple e Nvidia, vede un ritorno a una solida crescita in questo trimestre mentre porta avanti i suoi piani sugli stabilimenti in Giappone, Arizona e Germania in un contesto di crescita alimentato dal boom dello sviluppo dell’intelligenza artificiale.
Sul fronte macro, intanto, nel Regno Unito, a dicembre, le vendite al dettaglio, incluso il carburante, hanno registrato un calo su base mensile del -3,2%, più pronunciato rispetto alle attese (-0,5%), dopo il +1,4% di novembre (rivisto da +1,3%). Su base annua, il dato segna un calo del 2,4%, rispetto al +1,1% del consensus, dopo il 0,2% del mese precedente (rivisto da 0,1%).
Atteso dagli Usa nel pomeriggio il Sentiment dell’Università del Michigan di gennaio (dato preliminare).
Tornando a Piazza Affari, Eni ha stretto un accordo di joint venture con LG Chem per la bioraffineria in Corea del Sud e TIM ha avviato l’iter per la presentazione di una lista del Cda uscente per il rinnovo del Consiglio.