Avvio in rialzo per le principali borse europee con l’attenzione che resta focalizzata sugli importanti appuntamenti macroeconomici e delle banche centrali di questa settimana.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 30.406 punti, bene come il Cac 40 di Parigi (+1%), l’Ibex35 di Madrid (+0,9%), il Dax di Francoforte (+0,8%) e il Ftse 100 di Londra (+0,5%).
Cresce l’attesa per la fitta agenda di importanti appuntamenti di questa settimana a partire dagli annunci della Banca del Giappone di domani, fino ai meeting delle banche centrali di Canada ed Europa, alla serie di dati PMI e alla prima lettura del PIL degli Stati Uniti del quarto trimestre.
Negli Usa resta l’attenzione anche sulla corsa alla Casa Bianca mentre il candidato Ron DeSantis ha deciso di appoggiare il repubblicano Donald Trump in vista delle primarie del New Hampshire di domani.
Riguardo l’Asia, gli istituti di credito commerciali cinesi hanno mantenuto invariati i tassi di riferimento sui prestiti, in linea con la decisione della banca centrale della scorsa settimana di astenersi dal tagliare i costi di finanziamento.
Agenda macroeconomica odierna scarna con lo sguardo solo sul Leading Index Usa di dicembre, atteso nel pomeriggio.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,089 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 148,1. Tra le materie prime, petrolio in frazionale ribasso con il Brent (-0,5%) a 78,1 dollari al barile e il Wti (-0,5%) a 72,9 dollari. La Libia, membro dell’OPEC, ha riavviato la produzione nel suo giacimento più grande, rafforzando le forniture globali e facendo passare in secondo piano, almeno per ora, le preoccupazioni sulle tensioni nel Mar Rosso che continuano a ostacolare il trasporto marittimo.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 152 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,82%.
Tornando a Piazza Affari, i titoli del Ftse Mib scambiano tutti in positivo con gli acquisti che premiano in particolare Nexi (+2%), STM e Interpump (+1,7%), Bper (+1,6%).