Le borse europee rallentano a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano positivi.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,5% a 30.204 punti, bene invece il Ftse 100 di Londra (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,5%),il Dax di Francoforte (+0,5%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,7%).
Cresce l’attesa per la fitta agenda di importanti appuntamenti di questa settimana a partire dagli annunci della Banca del Giappone di domani, fino ai meeting delle banche centrali di Canada ed Europa, alla serie di dati PMI e alla prima lettura del PIL degli Stati Uniti del quarto trimestre.
Negli Usa resta l’attenzione anche sulla corsa alla Casa Bianca, mentre il candidato Ron DeSantis ha deciso di appoggiare il repubblicano Donald Trump in vista delle primarie del New Hampshire di domani.
Riguardo l’Asia, gli istituti di credito commerciali cinesi hanno mantenuto invariati i tassi di riferimento sui prestiti, in linea con la decisione della banca centrale della scorsa settimana di astenersi dal tagliare i costi di finanziamento.
Agenda macroeconomica odierna scarna con lo sguardo solo sul Leading Index Usa di dicembre, atteso nel pomeriggio.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,089 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 148. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,2%) a 78,8 dollari al barile e il Wti (+0,3%) a 73,5 dollari. La Libia, membro dell’OPEC, ha riavviato la produzione nel suo giacimento più grande, rafforzando le forniture globali e facendo passare in secondo piano, almeno per ora, le preoccupazioni sulle tensioni nel Mar Rosso che continuano a ostacolare il trasporto marittimo.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale di circa due punti base da 152 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,84%.
Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano in particolare Nexi (+2,7%), Tenaris (+2,2%), STM (+1,9%) e Unipol (+1,6%). In coda invece Enel e Ferrari (-1,4%), A2A e Cmapari (-1,1%). Da sengnalare che Enel e Snam hanno staccato l’acconto del dividendo relativo all’esercizio 2023.