Le borse europee viaggiano perlopiù positive nel pomeriggio in linea all’andamento di Wall Street, con Piazza Affari tuttavia in controtendenza.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,6% a 30.185 punti, bene invece l’Ibex35 di Madrid (+1,1%), il Dax di Francoforte (+0,7%), il Cac 40 di Parigi (+0,6%) e il Ftse 100 di Londra (+0,5%). Oltreoceano, il Nasdaq e il Dow Jones salgono dello 0,6%, lo S&P500 dello 0,5%.
Nel complesso, l’azionario globale sta mostrando segnali di ripresa rispetto a un inizio d’anno difficile, sostenuto dalla fiducia che la Federal Reserve taglierà presto i tassi di interesse e in scia all’aspettativa che il boom dell’intelligenza artificiale sia destinato a continuare.
Gli operatori mantengono comunque un atteggiamento cauto dopo i recenti dati che hanno confermato la resilienza dell’economia statunitense e le dichiarazioni di una serie di funzionari della Federal Reserve che hanno espresso il proprio parere contrario a una precoce riduzione dei tassi di interesse.
Maggiori indicazioni dovrebbero arrivare dal proseguimento della stagione delle trimestrali, che questa settimana vedrà i conti di big del calibro di Netflix, Tesla e Intel, e dai prossimi importanti appuntamenti a partire dagli annunci della Banca del Giappone di domani, fino ai meeting delle banche centrali di Canada ed Europa, alla serie di dati PMI e alla prima lettura del PIL degli Stati Uniti del quarto trimestre.
Pochi spunti dall’agenda macroeconomica odierna. Il Leading Index Usa di dicembre si attestato a -0,1%, a fronte di un -0,3% delle attese e di un -0,5% di novembre.
Sul forex, l’euro/dollaro si mantiene in area 1,089 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen cala a 147,9. Tra le materie prime, accelera il petrolio con il Brent (+1%) a 79,3 dollari al barile e il Wti (+1,1%) a 74,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è stabile a 154 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,81%.
Tornando a Piazza Affari, proseguono in vetta STM (+2,6%), Nexi (+2,5%) e Tenaris (+2,3%). In coda Ferrari (-2,2%), Enel (-1,3%), penalizzata dallo stacco dell’acconto del dividendo 2023 di 0,215 euro, e A2A (-1%).