Wall Street mette a segno un nuovo deciso balzo e consente allo S&P500 di realizzare il nuovo massimo assoluto a circa due anni di distanza dal precedente. L’euforia parte ancora una volta dai titoli tecnologici ed in particolare dai semi conduttori con Nvidia, AMD e Broadcom che realizzano tutte i nuovi record storici con rialzi compresi tra il quattro ed il sette per cento. Progressi superiori al punto percentuale anche per Apple, Amazon e Microsoft con quest’ultima che sfiora ormai i 400 dollari.
Il bilancio definitivo della seduta registra il Nasdaq in rialzo del 1,7%, lo S&P500 del 1,2%, il Russell 2000 ed il Dow Jones del 1,1%.
Il VIX prosegue la discesa della giornata precedente, ma cede solo poco più del due per cento a 13,8 punti.
Sul mercato obbligazionario si arresta la risalita dei rendimenti nell’ultima seduta della settimana. Il Tbond cede tre punti base scivolando al 4,11%.
Le materie prime interrompono il timido rimbalzo della seduta precedente con il petrolio che lascia sul terreno l’uno per cento chiudendo poco al di sopra dei 73 dollari al barile. In lieve contro tendenza invece il rame.
Seduta debole anche per i metalli preziosi con oro ed argento che annullano nel corso della giornata i progressi iniziali. Nessuna reazione invece tra i titoli minerari che rimangono ancora molto depressi.
Sul mercato valutario il dollaro scivola ulteriormente nei confronti della moneta unica fino a 1,09 mentre si rafforza a 30,20 sulla lira turca, ennesimo minimo storico assoluto della valuta di Ankara.