Previsto avvio positivo per le principali borse europee con l’attenzione che resta focalizzata sugli importanti appuntamenti macroeconomici e delle banche centrali di questa settimana.
Chiusura in frazionale rialzo di ieri a Wall Street con il Dow Jones che ha terminato a +0,4%, il Nasdaq a +0,3% e lo S&P500 a +0,2%.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a -0,1%, denaro invece su Shanghai (+0,5%) e ancora meglio Hong Kong (+2,6%).
L’attenzione resta focalizzata sui segnali lato corporate e macroeconomico, con gli operatori intenti a monitorare i conti societari nonché i meeting delle banche centrali di Canada ed Europa, la serie di dati PMI e la prima lettura del PIL degli Stati Uniti del quarto trimestre in calendario questa settimana.
Riguardo l’Asia, la Banca del Giappone ha confermato la sua politica ultra-accomodante, mantenendo i tassi di interesse negativi al -0,1%, nonché deciso di proseguire con il controllo della curva dei rendimenti dei titoli di Stato a 10 anni. Inoltre l’istituto ha ridotto la stima sull’inflazione 2024 al 2,4% rispetto al 2,8% stimato a ottobre, senza invece fornire indicazioni chiare sui tempi per una potenziale fine del forte allentamento monetario.
Il sentiment ha beneficiato intanto di rumour secondo cui le autorità cinesi intenderebbero istituire un fondo di stabilizzazione dei mercati per l’acquisto di azioni onshore, attraverso la mobilitazione di circa 2mila miliardi di yuan (278 miliardi di dollari) derivanti principalmente dai conti offshore delle imprese statali.
Dall’agenda macroeconomica odierna attesi nel pomeriggio l’indice di fiducia dei consumatori dell’Eurozona di gennaio (preliminare) e dagli Usa l’indice manifatturiero della Fed di Richmond di gennaio.