Wall Street continua la sua marcia euforica mettendo a segno un nuovo record assoluto sia per il Dow Jones (+0,4%) che per lo S&P500 (+0,2%). In mezzo ai due listini si inserisce la simile performance del Nasdaq (+0,3%), mentre i flussi di denaro si sono concentrati ieri sul Russell 2000 (+2%), ancora lontano dai massimi storici.
Tra i protagonisti della seduta Apple (+1,3%), mentre continua il momento difficile di Tesla (-1,6%) che si avvicina al supporto psicologico a quota 200 dollari. Tra i semiconduttori, AMD (-3,2%) prende fiato, dopo i recenti rialzi, mentre Nvidia (+0,3%) mette a segno un nuovo massimo assoluto sfiorando quota 600 dollari.
Il VIX arretra per la terza giornata consecutiva, sfiorando un calo di quasi il cinque per cento fino a 13,2 punti.
Sul mercato obbligazionario prosegue la discesa dei rendimenti avviata la scorsa settimana. Il Tbond cede due punti base scivolando al 4,09%.
Tra le materie prime rimbalza solo il petrolio. L’oro nero guadagna quasi il due per cento e chiude a 75 dollari al barile, per la prima volta da alcune settimane.
Seduta ancora debole invece per i metalli preziosi con l’oro che riesce nel finale a chiudere invariato, mentre l’argento cede ancora altri due punti percentuali. Timida reazione dei titoli minerari che rimbalzano dai minimi assoluti o di periodo pluriennale.
Sul mercato valutario il dollaro chiude invariato nei confronti della moneta unica a 1,09.