Il Cda del Gruppo Hera ha visionato i risultati preconsuntivi 2023 e approvato il Piano industriale al 2027.
Per il 2023 il management si attende un margine operativo lordo (MOL) oltre i 1.480 milioni, 185 milioni in più rispetto ai 1.295 milioni del 2022. Un risultato che traguarda con tre anni di anticipo il target che era stato fissato dal precedente Piano industriale per il 2026 (1.470 milioni).
Dopo le condizioni straordinarie che hanno caratterizzato i mercati energetici nel 2022, l’attenzione riservata alla generazione di cassa, alla gestione efficiente del capitale circolante e della gestione finanziaria ha permesso una riduzione del rapporto debito netto/MOL, previsto al di sotto di 2,6x, in netto miglioramento rispetto al 3,3x del 2022.
Per quanto riguarda il MOL complessivo, le progettualità previste consentiranno di raggiungere quota 1.650 milioni al 2027, in miglioramento di 355 milioni rispetto al consuntivo 2022. Considerando anche una serie di opportunità di business che verranno meno in arco piano e che hanno contribuito al risultato 2022 per circa 120 milioni, la crescita raggiunge i 475 milioni, per un tasso medio annuo del 7%.
Lo sviluppo organico è il principale motore di crescita con 375 milioni, ed è alimentato dal piano investimenti, dall’espansione sui mercati liberalizzati, dalla capacità di calmierare le crescite inflattive, attraverso efficienze e innovazione, e dagli adeguamenti tariffari recentemente fissati dall’Autorità su tutte le attività regolate.
È previsto un importante contributo dall’M&A per 100 milioni, in linea con il track record del Gruppo, che proseguirà l’attività di allargamento del proprio perimetro, alla luce dell’elevata frammentazione dei mercati di riferimento e della strategia di integrazione nelle filiere presidiate.
Dati i positivi risultati attesi per il 2023, è stata rivista al rialzo la politica dei dividendi, ipotizzando già a giugno 2024 la distribuzione di una cedola di 14 centesimi, in crescita del 12% rispetto all’ultimo pagato e superiore alla previsione elaborata nel precedente Piano (12,5 centesimi).
Si prevede un costante incremento annuale dei dividendi fino a raggiungere una cedola di 16 centesimi al 2027 (+28% rispetto all’ultimo dividendo pagato), con un utile netto per azione altresì atteso in crescita del 7% medio annuo.
Inoltre, Hera conferma il focus su economia circolare e decarbonizzazione, per favorire la transizione ecologica dei territori serviti.
Con riferimento all’economia circolare, ad esempio, il percorso tracciato conferma gli obiettivi al 2030 come l’incremento delle plastiche riciclate (+150% rispetto al 2017) o il riutilizzo delle acque reflue (fino al 18% del totale al 2030).
Relativamente all’impegno a ridurre le emissioni di anidride carbonica del Gruppo, si conferma l’obiettivo di riduzione del 37% al 2030, già validato dal SBTi, proiettando una riduzione del 29% già al 2027.
Parallelamente Hera continuerà a registrare un’importante evoluzione del MOL a valore condiviso, che nel 2027 salirà fino al 64% del totale del MOL, per un valore di circa 1.049 milioni, rispetto ai 670 milioni nel 2022, in linea con il target del 70% al 2030.
Il piano degli investimenti è pari a 4,4 miliardi, di cui il 48% riservati a iniziative di sviluppo e M&A. Il 55% degli investimenti sarà destinato ai business regolati mentre il restante 45% sarà riservato ad alimentare la crescita dei business a mercato.
Gli oltre 870 milioni investiti in media ogni anno accelereranno l’impegno nella transizione ecologica (circa il 60% dell’intero piano investimenti sarà dedicato a decarbonizzazione ed economia circolare).
Il piano investimenti sarà integralmente finanziato dalla positiva generazione di cassa, che consentirà anche di mantenere la leva finanziaria al di sotto della soglia prudenziale del 3x, per un obiettivo di circa 2,7x al 2027.
Agli investimenti finanziati dal Gruppo in arco piano si deve poi aggiungere il valore sociale ed economico delle ulteriori opere che verranno realizzate nei territori serviti, grazie ai quasi 400 milioni di contributi ricevuti, equamente ripartiti tra risorse del PNRR e altri istituti.
Il Piano industriale prevede una crescita equilibrata delle tre principali filiere di attività (reti, energia ed ambiente).
Il MOL della filiera RETI è previsto in crescita dai 469 milioni di consuntivo 2022 ai 582 milioni al 2027.
Il business regolato delle reti, che rappresenta il principale asset in termini di capitale investito del Gruppo (circa il 60% al 2027), sarà interessato da investimenti per circa 2,1 miliardi, al fine di potenziare ulteriormente la resilienza delle infrastrutture, la loro digitalizzazione e mantenere le leadership sui livelli di qualità del servizio erogati. Di queste risorse, circa 1,2 miliardi saranno destinati al ciclo idrico integrato, mentre 0,9 miliardi saranno investiti nella distribuzione gas ed energia elettrica.
Il MOL della filiera ENERGIA è previsto in aumento da 463 milioni di consuntivo 2022 a 571 milioni al 2027, grazie allo sviluppo della base clienti, alimentato anche da un ricco portafoglio di servizi per la decarbonizzazione per confermare il Gruppo Hera come abilitatore alla transizione energetica dei propri clienti.
Gli obiettivi di Piano traguardano il raggiungimento di 4,3 milioni di clienti energia al 2027, con una crescita consistente dei clienti energia elettrica (2,3 milioni) che supereranno i clienti gas (2 milioni), consolidando il Gruppo al terzo posto in Italia.
Un importante contributo all’ampliamento della base clienti deriverà dalla partecipazione alla gara del Servizio a Tutele Graduali che ha già visto il Gruppo Hera aggiudicarsi in via provvisoria 7 lotti, il massimo consentito, per oltre 1,1 milioni di clienti elettrici dal 1° luglio 2024.
Per il quinquennio 2023-2027 per la filiera energia sono stati stanziati complessivamente investimenti per 1 miliardo di euro.
Il MOL della filiera AMBIENTE è previsto in crescita dai 338 milioni di consuntivo 2022 ai 464 milioni al 2027, grazie a uno sviluppo alimentato sia da crescita organica che per linee esterne.
Il Gruppo mira a consolidare ulteriormente la propria leadership a livello nazionale nell’area ambiente e prevede circa 1,2 miliardi di investimenti, oltre la metà dei quali per rafforzare il parco impiantistico.
Il Piano imprime un’importante crescita delle attività della filiera ambiente, per sviluppare ulteriormente la dotazione impiantistica, con l’obiettivo di incrementare qualità e quantità della raccolta differenziata (dal 67,8% nel 2022 al 77,7% nel 2027), nonché garantire continuità ed eccellenza del servizio.
Inoltre, il Gruppo prevede di aumentare la propria quota di mercato sfruttando le sinergie operative e commerciali con le società di recente acquisizione, per ampliare la varietà di rifiuti trattati e offrire nuovi servizi. La multiutility prevede di arrivare a un totale di circa 5,9 tonnellate complessive commercializzate nel 2027 (+23% sul 2022).