Seduta mista per i principali listini asiatici in scia all’andamento di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente l’1,8 e l’1,2%, ancora meglio Hong Kong che guida a +2,1%. In calo invece il Giappone con Nikkei a -0,8% e Topix a -0,5%.
Oltreoceano, lo S&P500 ha terminato a +0,3% e il Nasdaq a +0,4%, mente il Dow Jones ha ceduto lo 0,3%.
I benchmark in Cina e Hong Kong hanno registrato un rally per il secondo giorno nella speranza di un pacchetto di salvataggio del mercato.
Nella piazza di Hong Kong le azioni di Alibaba Group hanno registrato un’impennata mercoledì, seguendo il rimbalzo delle loro controparti statunitensi dopo che i co-fondatori Jack Ma e Joe Tsai hanno rivelato di aver acquisito azioni del gigante dell’e-commerce.
Un rapporto del New York Times ha mostrato che Ma ha acquistato azioni di Hong Kong per un valore di 50 milioni di dollari nel quarto trimestre, mentre Tsai ha acquistato circa 151 milioni di dollari di azioni statunitensi attraverso la sua società Blue Pool Management.
Sul fronte delle banche centrali, venerdì la Banca del Giappone pubblicherà le minute dell’ultima riunione. Nel frattempo i trader scontano una probabilità del 75% di un aumento dei tassi di 25 punti base da parte della BOJ ad aprile, rispetto al 44% della fine della scorsa settimana.
Sempre in Giappone, dall’agenda macro odierna è emerso che il dato preliminare di gennaio del PMI manifatturiero della Jibun Bank si è attestato a 48 punti, in lieve miglioramento rispetto ai 47,9 punti di dicembre. Il PMI servizi è stato pari a 52,7 punti, in aumento rispetto alla rilevazione finale di dicembre (51,5 punti). Dinamica analoga per il PMI composito, salito a 51,1 punti dai 50,0 punti del dato finale del mese precedente.
A dicembre la bilancia commerciale nipponica presenta un deficit di 62,1 miliardi di yen, in recupero oltre le attese (122,6 mld) rispetto ai 780,4 miliardi del mese precedente (rivisto da 776,9 mld).
L’attenzione resta nel contempo focalizzata sui segnali lato corporate e macroeconomico, con gli operatori intenti a monitorare i conti societari nonché i meeting delle banche centrali di Canada ed Europa, la serie di dati PMI e la prima lettura del PIL degli Stati Uniti del quarto trimestre in calendario questa settimana.
Negli Usa, intanto, l’ex presidente Donald Trump ha vinto le primarie del New Hampshire, infliggendo un duro colpo alla sua unica grande rivale, Nikki Haley, e consolidando il suo status di probabile candidato del partito repubblicano nella corsa alle presidenziali.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,087 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 147,8. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,4%) a 79,9 dollari al barile e il Wti (+0,4%) a 74,7 dollari.