Partenza in rialzo per le principali borse europee con l’attenzione che rimane concentrata sugli importanti appuntamenti di questa settimana.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,4% a 30.195 punti, bene come il Dax di Francoforte (+1,1%), l’Ibex35 di Madrid (+0,5%), il Ftse 100 di Londra (+0,5%) e il Cac 40 di Parigi (+0,3%).
Cresce l’attesa per la riunione odierna della Banca centrale canadese e per quella della BCE in calendario domani, oltre che per i dati Usa su Pil e deflatore PCE, una delle misure inflattive maggiormente monitorate dalla Fed. Occhi anche sulla fitta serie di dati PMI in uscita oggi.
In Asia, il governatore della Banca del Giappone, Kazuo Ueda, ha dichiarato che stanno salendo le possibilità di raggiungimento dell’obiettivo di inflazione mentre i mercati scontano una probabilità del 75% di un aumento dei tassi da 25 punti base da parte dell’istituto ad aprile rispetto al 44% stimato alla fine della scorsa settimana.
Sempre in Giappone, il dato preliminare di gennaio del PMI manifatturiero della Jibun Bank si è attestato a 48 punti, in lieve miglioramento rispetto ai 47,9 punti di dicembre.
Inoltre, a dicembre la bilancia commerciale nipponica presentava un deficit di 62,1 miliardi di yen, in recupero oltre le attese (122,6 mld) rispetto ai 780,4 miliardi del mese precedente (rivisto da 776,9 mld).
Focus anche sulle trimestrali con l’uscita dei conti, tra gli altri, di Tesla, e dopo i risultati superiori alle attese di Netflix.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,088 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 147,7. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,5%) a 79,9 dollari al barile e il Wti (+0,5%) a 74,8 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 154 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,86%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio MPS (+2,6%), Bper (+1,4%), Iveco e Banco Bpm (+1,3%), mentre si posizionano in coda STM (-1,7%), Telecom Italia (-1%) e Stellantis (-0,4%).