Le borse europee chiudono miste, con Wall Street in rialzo dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un -0,6% a 30.158 punti, in calo come l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%), mentre chiudono poco mossi il Dax di Francoforte (+0,1%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%), il Ftse 100 di Londra (0,0%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,6%, lo S&P 500 lo 0,4%, il Dow Jones lo 0,2%.
Come da previsioni, la Banca Centrale Europea ha mantenuto i tassi invariati al 4%. In conferenza stampa, la presidente Christine Lagarde ha affermato che il processo di disinflazione è in corso, ma che permangono rischi di accelerazione dei prezzi, con particolare riferimento alle tensioni nel Mar Rosso. Lagarde ha inoltre ribadito che è prematuro parlare di tagli dei tassi.
Negli Stati Uniti, focus sull’ultima ondata di dati economici: nel quarto trimestre 2023 il Pil americano ha registrato un incremento del 3,3% annualizzato, in rallentamento rispetto al +4,9% del terzo trimestre ma sopra le attese (+2,0%).
Sempre negli Usa, il dato preliminare di dicembre sulle scorte all’ingrosso ha evidenziato un incremento dello 0,4% su base mensile, rispetto al -0,2% delle attese e al -0,4% di novembre.
Inoltre, gli ordini di beni durevoli in America hanno registrato a dicembre una variazione nulla (dato preliminare), rispetto al +1,5% delle previsioni e al +5,5% di novembre.
Lato mercato del lavoro, nella settimana al 20 gennaio le nuove richieste di disoccupazione negli Stati Uniti sono state 214mila, in aumento oltre le attese (200mila) rispetto alle 189mila della settimana precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,084, mentre il cambio dollaro/yen sale a 147,7. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,5%) a 81,3 dollari e il Wti (+1,6%) a 76,3 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 156 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,81%.
Tornando a Piazza Affari, guida Hera (+4,7%) all’indomani del Piano industriale al 2027, seguita da Brunello Cucinelli (+1,7%), A2a (+1,0%), Interpump Group (+0,9%). Si posizionano in coda invece Snam (-2,8%), Bper Banca (-2,5%), Banco BPM (-2,0%), Unicredit (-1,8%).