Il Cda di Snam ha approvato il piano strategico 2023-2027 da cui emergono i seguenti punti chiave:
- Investimenti totali nel periodo 2023-2027: 11,5 miliardi, +15% rispetto al piano 2022-2026, destinati al rafforzamento delle infrastrutture di trasporto, stoccaggio e GNL e ai business della transizione (biometano, CCS, idrogeno ed efficienza energetica). Il 58%
degli investimenti netti è allineato ai Sustainable Development Goals e 37% alla Tassonomia Europea - RAB (Regulatory Asset Base): crescita superiore al 6% medio annuo (5% nel precedente piano)
- EBITDA Adjusted: aumento del 7,4% medio annuo (circa 7% nel precedente piano) grazie alla crescita degli investimenti, alle componenti regolatorie e al contributo dei business della transizione energetica
- Utile netto Adjusted: crescita di circa il 4% medio annuo (3% nel piano precedente), nonostante tassi di interesse più onerosi
- Dividendo: crescita minima aumentata al 3% (rispetto al 2,5% precedente
- Aumenta all’85% al 2027 (80% nel precedente piano) il peso della finanza sostenibile sul totale del funding
- Potenziato l’impegno di sostenibilità nel medio-lungo periodo: net zero su tutte le emissioni (Scope 1, 2 e 3) al 2050 e nuovo target sulla biodiversità, con impatto da neutrale (2024) a positivo dal 2027.
In merito, infine, alla “Visione al 2032”, la società guidata da Stefano Venier vede opportunità di investimenti fino a 26 miliardi nel periodo 2023-2032 focalizzati su potenziamento della sicurezza e flessibilità del sistema, e finalizzati alla transizione energetica anche attraverso lo sviluppo della dorsale dell’idrogeno.
(segue approfondimento)