Utility (flat) – Il piano industriale di Hera (+3,1%) convince i mercati

 

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato una performance stabile rispetto al +0,2% del corrispondente europeo e al +0,9% del Ftse Mib.

Le borse europee hanno chiuso toniche, con Wall Street in rialzo dopo le prime ore di contrattazioni. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso a 158 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,88%.

Tra le Large Cap del comparto Hera (+3,1%) e ERG (+2,5%) sono state le migliori.

Il Cda di Hera (+3,1%) ha approvato il Piano Industriale al 2027 del Gruppo Hera, che mette al centro sviluppo, resilienza e creazione di valore condiviso con gli stakeholder e prevede significativi investimenti per accelerare il raggiungimento degli obiettivi di transizione ecologica e aumentare ulteriormente la resilienza di reti e impianti.

È partito dall’Istituto Bosco Lucarelli di Benevento il progetto “Missione Ambiente –
Generazioni a scuola di sostenibilità”, lanciato da TIM ed ERG, tramite ERG Academy, su scala nazionale volto alla sensibilizzazione sui temi della sostenibilità ambientale.

Tra le Mid Cap, Alerion Clean Power ha terminato le contrattazioni a +1,6%, Acea a +0,9%, Ascopiave a +0,2%, Iren a +0,1% e Industrie De Nora a -0,9%.

Infine, tra le Small, i best performer sono stati Seri Industrial (+2,1%) e AlgoWatt (+1,2%) mentre Eems (-6,7%) è risultata la peggiore.