Attesa partenza a due velocità per le principali borse europee con l’attenzione che resta concentrata sulla politica monetaria e sull’agenda macroeconomica.
Chiusura ieri positiva a Wall Street con il Dow Jones a +0,6%, lo S&P500 a +0,5% e il Nasdaq a +0,2%.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a -1,4%, negativo come Hong Kong (-1,9%) mentre resiste Shanghai (+0,1%).
Gli investitori stanno ancora metabolizzando la decisione della Bce di lasciare invariati i tassi di interesse e le parole della presidente Christine Lagarde secondo cui sarebbe prematuro parlare di tagli al costo del denaro, ribadendo che le mosse del Consiglio direttivo restano “dipendenti dei dati” e non sono legate a una tempistica specifica.
Resta nel contempo l’attenzione sulle decisioni della Federal Reserve dopo il dato sul Pil statunitense in rallentamento meno delle attese diffuso ieri e in vista del deflatore Pce, una misura dell’inflazione monitorata dalla banca centrale in uscita oggi pomeriggio.
I mercati continuano a scontare pienamente una riduzione dei tassi da parte della Fed a maggio, aumentando allo stesso tempo l’aspettativa sui tagli totali per quest’anno a circa 140 punti base.
Sempre in tema di politica monetaria, gli ultimi verbali della Banca del Giappone pubblicati stanotte mostrano che i membri del consiglio stanno riflettendo sulla forza della crescita dei prezzi e sui tempi di un aumento dei tassi, che è ampiamente atteso.
Dall’agenda macroeconomica, l’indice Gfk, che misura la fiducia dei consumatori in Germania, con riferimento a febbraio 2024, si è attestato a -29,7 dai -25,4 punti di gennaio (rivisto da -25,1), in peggioramento contro le attese (-24,6 punti).
A gennaio, l’omologo indice nel Regno Unito, si è fissato a -19 punti, in miglioramento rispetto ai -22 punti di dicembre e oltre i -21 delle attese.
Occhi sulla fiducia consumatori francese di gennaio e, negli Usa, su reddito e spesa personali di dicembre.