Chiusura di seduta in denaro per le borse europee, mentre Wall Street viaggia poco mossa.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un +0,8% a 30.379 punti, positivo come il Cac 40 di Parigi (+2,3%), il Ftse 100 di Londra (+1,4%), il Dax di Francoforte (+0,3%), l’Ibex35 di Madrid (+0,2%).
Oltreoceano, lo S&P500 e il Nasdaq oscillano sulla parità, il Dow Jones registra un +0,3%.
Focus tutto sull’ultima ondata di dati macroeconomici: negli Stati Uniti, il deflatore PCE, una delle misure inflattive maggiormente monitorate dall’istituto dalla Fed, ha registrato a dicembre un incremento del 2,6% annuo, in linea con le attese e stabile rispetto a novembre. Scende sotto la soglia del 3% anche l’indice Core, che a dicembre ha registrato un +2,9%, rispetto al +3,2% di novembre.
Sempre in America, a dicembre il reddito personale ha registrato un incremento dello 0,3%, in linea con le attese e in leggero rallentamento rispetto al +0,4% del mese precedente. La spesa personale, invece, è salita dello 0,7%, in accelerazione oltre il consensus (+0,5%) rispetto al +0,4% di novembre.
In Europa, l’indice di fiducia dei consumatori francesi si è attestato a gennaio a 91 punti, al di sopra delle attese (90 punti) e del dato di dicembre (89 punti).
L’indice Gfk, che misura la fiducia dei consumatori in Germania, con riferimento a febbraio 2024, si è attestato a -29,7 dai -25,4 punti di gennaio, in peggioramento contro le attese (-24,6 punti).
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,086 e il cambio tra biglietto verde e lo yen si rafforza a 147,9. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-1,0%) a 81,7 dollari e il Wti (-1,2%) a 76,4 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 155 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,81%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Moncler (+9,6%) e Brunello Cucinelli (+6,3%) spinte dal lusso europeo, seguite da Campari (+5,5%) ed Hera (+4,4%). Arretrano invece MPS (-3,3%), Stm (-2,7%), Leonardo (-1,7%) e Banco Bpm (-0,8%).