Le Borse europee proseguono prevalentemente in denaro a metà seduta, mentre i futures viaggiano misti a Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,8% a 30.870 punti, bene come Ibex35 di Madrid (+0,6%), più cauti Ftse 100 di Londra (+0,05%) e Cac 40 di Parigi (+0,1%), in flessione invece Dax di Francoforte (-0,1%).
Lo sguardo degli investitori rimane rivolto sul meeting della Federal Reserve che si chiuderà oggi e sulla successiva conferenza stampa del presidente Jerome Powell che potrebbe fornire dettagli sulla tempistica di un primo taglio ai tassi di interesse. Giovedì l’attenzione si sposterà sulla riunione della Bank of England.
Focus questa settimana anche sulla pubblicazione di una serie di dati macroeconomici, che culminerà venerdì con il job report statunitense, e sul proseguimento della stagione delle trimestrali.
I trader vedono una probabilità del 40% circa che la banca centrale americana abbasserà i tassi per la prima volta a marzo, ma la maggior parte dei funzionari della Fed ha affermato che è troppo presto per speculare su un simile cambiamento. Anche se Powell può affermare che i recenti cali dell’inflazione sono incoraggianti, potrebbe comunque mostrare scarsa urgenza di allentamento, data la resilienza del mercato del lavoro e la crescita dell’economia.
Sul fronte della politica monetaria in Europa, i dati diffusi in mattinata hanno mostrato un raffreddamento delle pressioni sui prezzi in Francia, alimentando l’ottimismo sul fatto che la Banca Centrale Europea possa iniziare a tagliare i tassi già ad aprile.
Nel frattempo dall’agenda macro è emerso che in Italia a dicembre il tasso di disoccupazione si è attestato al 7,2%, in miglioramento rispetto al 7,4% di novembre (rivisto da 7,5%), a fronte del 7,5% atteso.
Invece, in Germania a gennaio il tasso di disoccupazione corretto degli effetti stagionali si è attestato al 5,8%, leggermente al di sotto delle attese (5,9%) e in linea con il dato di dicembre, rivisto da 5,9%.
Occhio nel pomeriggio dagli Usa i dati ADP Employment Change di gennaio.
Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende a 1,083 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 147,8. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-1%) a 81,7 dollari al barile e il Wti (-1,1%) a 77 dollari. Un’escalation di attacchi alle navi nel Mar Rosso ha stimolato una deviazione del traffico delle petroliere e ha sollevato timori su un conflitto più ampio in Medio Oriente.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale di circa tre punti base a 155 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,78%.
Tornando a Piazza Affari, prosegue tonica Saipem (+2,5%), dopo avere confermato che la nave posatubi Castorone operante al largo delle acque del Western Australia non ha subito alcun danno all’indomani dell’incidente durante le normali operazioni di posa tubazioni. Seguono Unicredit (+2,3%), Banco Bpm (+2,2%) e Bper (+2,1%). Vendite invece in particolare su Pirelli (-1,9%).