Ferrari ha chiuso il 2023 con ricavi netti pari a 5,97 miliardi, in crescita del 17,2% rispetto al 2022, con consegne totali pari a 13.663 unità, in aumento del 3,3%.
Nel corso dell’anno l’aumento delle consegne è stato trainato dalla Purosangue, in fase di accelerazione nel secondo semestre, e dall’aumento delle consegne delle famiglie 296 e SF90.
Dal punto di vista geografico la regione EMEA ha registrato un aumento dell’1,8%, le Americhe del 10,6%, la Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan hanno riportato un calo del 4%, e la regione Resto dell’APAC (Asia Pacifico) è rimasta sostanzialmente invariata.
L’Adjusted Ebitda si è attestato a 2,28 miliardi, registrando un incremento del 28,5% rispetto al 2022, con un margine sui ricavi in miglioramento dal 34,8% al 38,2%.
L’Adjusted EBIT è pari a 1,62 miliardi, in crescita del 31,8% rispetto al 2022, con una marginalità che sale dal 241,% al 27,1%.
L’utile netto adjusted è pari a 1,26 miliardi, rispetto ai 939 milioni del 2022. L’utile diluito per azione adjusted è pari a 6,90 euro, rispetto a 5,11 euro nell’esercizio precedente.
Per quanto riguarda la guidance per il 2024, Ferrari prevede ricavi netti superiori a 6,4 miliardi, un Ebitda Adj. pari almeno a 2,45 miliardi con un margine sui ricavi pari almeno al 38%, un EBIT Adj. pari o superiore a 1,77 miliardi con un margine pari almeno al 27%, un utile urile diluito Adj. per azione pari almeno a 7,50 euro.