Mercati – Partenza in denaro per il Vecchio Continente con Milano a +0,03%

Avvio in denaro per le principali borse europee in attesa del report sul lavoro Usa di gennaio.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,03% a 30.754 punti, positivo come il Ftse 100 di Londra (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%), l’Ibex35 di Madrid (+0,3%) e il Dax di Francoforte (+0,7%).

L’attenzione degli investitori è puntata sul report del lavoro Usa di gennaio che verrà diffuso nel pomeriggio, che dovrebbero mostrare un rallentamento dei nuovi posti di lavoro, in attesa di avere nuove informazioni sull’economia statunitense per prevedere le prossime decisioni della Federal Reserve.

Tutto ciò dopo che i dati di ieri hanno messo in luce un ulteriore indebolimento del mercato del lavoro americano, con richieste settimanali di sussidi di disoccupazione aumentate oltre le attese, e a seguito delle recenti dichiarazioni di Powell che ha allontanato l’ipotesi di un taglio ai tassi già a marzo.

Il sentiment beneficia intanto, oltre che della promessa delle autorità cinesi di mantenere una forte spesa pubblica, anche dei conti di alcune big tech. Tra queste, Meta Platforms, balzata di oltre il 15% nell’after-market di Wall Street, in scia agli ottimi utili oltre all’annuncio del suo primo dividendo trimestrale da 50 centesimi per azione e di un ulteriore buy back da 50 miliardi di dollari.

Tra le big tech, molto bene Amazon spinta dai solidi dati sulle vendite, in calo invece Apple che ha rivelato una situazione sempre più difficile in Cina nonostante la crescita complessiva dei ricavi.

Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,088 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 146,6. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,6%) a 79,2 dollari al barile e il Wti (+0,5%) a 74,2 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 156 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,74%.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Tenaris (+2,1%), Stellantis (+1,9%), Diasorin (+1,2%) e Nexi (+1,1%). In coda invece Saipem, Unicredit e Intesa SP (-1,2%), Eni (-1%).