Avvio perlopiù cauto le principali borse europee, con Milano tuttavia maglia rosa, mentre gli operatori valutano le ultime dichiarazioni hawkish del presidente della Federal Reserve Powell.
A Milano, il Ftse Mib guadagna l’1,1% a 31.016 punti, ai massimi da 16 anni, più prudenti il Ftse 100 di Londra (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%), il Dax di Francoforte (0,0%) e l’Ibex35 di Madrid (0,0%).
Il presidente della Fed Powell ha affermato ieri in un’intervista che i funzionari aspetteranno probabilmente oltre marzo prima di tagliare i tassi di interesse, specificando che secondo “quasi tutti” i membri del FOMC la banca centrale statunitense ridurrà il costo del denaro dall’attuale massimo degli ultimi 23 anni del 5,25-5,5% a un certo punto nel corso del 2024.
La probabilità su un taglio dei tassi da parte della Fed a marzo è crollata venerdì al 20% dal 40% stimato giovedì, in quanto la solidità economica degli Usa riduce la possibilità di un imminente allentamento della politica monetaria.
Sul fronte asiatico, la China Securities Regulatory Commission ha promesso di prevenire fluttuazioni anomale, coinvolgendo un maggior numero di fondi a medio e lungo termine nel mercato e contrastando le attività illegali.
Pesano intanto i rischi di nuove tensioni geopolitiche dopo che l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha avvertito che, se sarà eletto, potrebbe imporre una tariffa sui beni cinesi superiore al 60%.
Inoltre gli Usa sono pronti a ulteriori attacchi contro le forze e i delegati dell’Iran, mentre gli Houthi hanno affermato che reagiranno ai bombardamenti.
Dall’agenda macroeconomica, il dato finale di gennaio del PMI servizi della Jibun Bank giapponese si è attestato a 53,1 punti, al di sopra dei 52,7 del dato preliminare. L’indice composito, che comprende anche l’attività manifatturiera, si è fissato a 51,5 punti, rispetto ai 51,1 punti della rilevazione preliminare.
Stamane, attesi PMI servizi e composito italiano di gennaio; PMI servizi e composito, gennaio finale di Francia, Germania, Eurozona e Regno Unito; Prezzi alla produzione Eurozona di dicembre. Nel pomeriggio, PMI servizi e composito Usa finale di gennaio.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,078 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 148,4. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,3%) a 77,6 dollari al barile e il Wti (+0,2%) a 72,4 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 157 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,84%.
Tornando a Piazza Affari, corre in avvio Unicredit (+8,4%) spinta dalla trimestrale record, seguita da Bper (+3%) e Intesa Sanpaolo (+2,8%) mentre arretrano Tenaris (-1,1%), Ferrari (-0,6%), Cucinelli e Prysmian (-0,4%).