Nel 4trim23 l’Utile Netto contabile del gruppo Unicredit si è attestato a 2,8 miliardi (+21% t/t; +14,1% a/a), mentre l’Utile Netto si è fissato a 1,9 miliardi (-17,4% t/t; +19% a/a).
I ricavi netti sono stati pari a 5,7 miliardi (-2,6% t/t), composti da 3,6 miliardi di margine di interesse (NII), in lieve aumento (+0,3% t/t; +5,7% a/a trainato da più alti tassi sui finanziamenti alla clientela).
Le commissioni si sono attestate a 1,8 miliardi (+1,3% t/t; -0,6% anno su anno), soprattutto per l’impatto delle riduzioni delle commissioni sui conti correnti in Italia e dei maggiori costi di cartolarizzazione. Al netto di queste componenti, le commissioni sono cresciute del 3,5% anno su anno.
Le rettifiche su crediti si sono attestate a 300 milioni, con un Costo del Rischio pari a 28 pb nel 4trim23.
La solidità della qualità degli attivi di Gruppo è ancora una volta evidenziata da perdite attese costantemente basse, da un basso livello di esposizioni deteriorate con un’elevata copertura, e dagli overlay in essere pari a 1,8 miliardi sul portafoglio in bonis.
Nel 4trim23 i costi operativi sono aumentati trim/trim del 6,9% a 2,5 miliardi, principalmente per l’aggiustamento dei salari legato al rinnovo del contratto nazionale
di categoria in Italia e dal riconoscimento di bonus più elevati sulle performance.
Il Margine operativo netto si fissa a 3,2 miliardi (-9% t/t).
La posizione di capitale del Gruppo, tra le migliori del settore, si riflette in un CET1 ratio pari al 15,89%, un aumento di 973 pb a/a dal CET1 ratio pro forma rispetto al 14,91% nel FY223, trainato dai 389 pb (12,0 miliardi) di capitale generato organicamente. La significativa crescita è già al netto della intera distribuzione proposta per il 2023 di 8,6 miliardi, in aumento di 3,35 miliardi rispetto all’anno precedente.