Terna – Migliora ad ‘A-’ da ‘B’ la valutazione ambientale attribuita da CDP

Terna è stata riconosciuta fra le aziende internazionali leader nella lotta al cambiamento climatico, secondo il questionario Climate Change di CDP (ex Carbon Disclosure Project), organizzazione globale no-profit specializzata nella rendicontazione ambientale e nella valutazione delle performance e delle strategie sul clima adottate dalle società. Il gruppo ha infatti ottenuto la valutazione ‘A-’ (su una scala da ‘D-’ ad ‘A’), in miglioramento rispetto al rating ‘B’ ricevuto lo scorso anno.

La valutazione assegnata a Terna posiziona la società nella fascia “Leadership” e al di sopra della media di settore (pari a B), della media europea (B) e della media globale (C).

Il riconoscimento da parte di CDP conferma il crescente impegno di Terna nell’ambito della sostenibilità ambientale, ribadito dall’adozione di un nuovo Science Based Target con cui la società si è impegnata a tagliare del 46% al 2030 le proprie emissioni di CO2 rispetto al 2019, migliorando il precedente obiettivo che prevedeva una riduzione delle emissioni climalteranti di circa il 30%.

Tra i punti di forza del gestore della rete di trasmissione nazionale evidenziati da CDP ci sono la governance della questione climatica in ambito aziendale, il livello di gestione e disclosure delle emissioni “Scope 1” e “Scope 2”, la presenza di target sfidanti di riduzione dell’impronta carbonica, l’integrazione della strategia di contrasto al cambiamento climatico all’interno del modello di business aziendale.

Fra le numerose iniziative messe in campo da Terna a favore dell’ambiente vi è, ad esempio, il progetto dei “Biodotti”, teso a creare aree protette alla base dei sostegni per facilitare lo spostamento della fauna selvatica e aumentare così la biodiversità; a questo obiettivo contribuisce anche “Tiny Forest”, il progetto di Terna, in collaborazione con la Società Botanica Italiana, per realizzare tre comunità vegetali al fine di aumentare la velocità di crescita delle foreste e la capacità di assorbimento di CO2.

A tali iniziative si aggiungono la realizzazione di infrastrutture sempre più integrate con il paesaggio per ridurre al minimo l’impatto visivo, nonché l’avvio di interventi di riforestazione in alcune regioni italiane, con l’obiettivo di ridurre il rischio idrogeologico e di erosione del suolo, e i progetti per dare ospitalità all’avifauna sui sostegni degli elettrodotti.