TIM migliora la propria posizione nelle valutazioni dell’organizzazione ambientale CDP (ex Carbon Disclosure Project), con un giudizio che sale ad “A” rispetto al rating “B” dell’anno precedente, e si conferma anche quest’anno tra i promotori a livello mondiale di iniziative concrete a contrasto del cambiamento climatico.
L’iniziativa promuove la diffusione volontaria di informazioni sulla performance ambientale anche finanziaria in pieno allineamento alla TCFD (Task Force on Climate-Related Financial Disclosures), con l’obiettivo di supportare e guidare le decisioni di investimento degli stakeholder grazie ad una piena valutazione dei rischi e delle opportunità dell’azienda.
Il risultato di TIM, che ha rating “A” sia in Italia che in Brasile, è il frutto della strategia di decarbonizzazione che fissa obiettivi ESG di lungo termine nel Piano Industriale e punta a ridurre le emissioni di gas serra attraverso l’efficienza energetica, l’utilizzo crescente di energia rinnovabile e la scelta di fornitori sostenibili.
Dal 2022 TIM ha inserito tra l’altro due nuovi target nel Piano, come la riduzione del 47% delle emissioni a monte e a valle della filiera produttiva (Scope 3) entro il 2030 ed emissioni Nette Zero (Scope 1+2+3) entro il 2040. Sempre nel 2022 la strategia climatica è stata validata dalla SBTi (Science Based Targets initiative) che ne ha confermato la coerenza con l’obiettivo di mantenere il riscaldamento globale entro 1,5°C, come stabilito dall’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.
CDP, che ha analizzato oltre 21.000 aziende, utilizza una metodologia dettagliata e indipendente per le sue valutazioni, con l’assegnazione di un punteggio da A a D- basato sulla completezza della divulgazione, la consapevolezza e gestione dei rischi ambientali e la dimostrazione delle migliori pratiche associate alla leadership ambientale, come la definizione di obiettivi ambiziosi e significativi.