Kruso Kapital – Nel 2023 margine di intermediazione +26% a/a a 19,4 mln e utile netto a 2,9 mln

Kruso Kapital ha chiuso il 2023 con un utile netto pari a 2,9 milioni, in aumento del 58% rispetto al 2022. L’utile netto al netto delle componenti non ricorrenti (0,9 mln) è pari a 3,5 milioni.

Il margine di intermediazione aumenta del 26% a/a a 19,4 milioni, principalmente per il contributo del credito su pegno, a seguito dei maggiori impieghi e della più alta marginalità. Il business delle aste di opere d’arte e oggetti da collezione contribuisce per il 4,6% del totale margine di intermediazione nel 2023.

La crescita degli interessi attivi e commissioni attive del credito su pegno ha più che compensato l’aumento del costo del funding, grazie ad una marginalità in crescita durante tutto il 2023.

I costi operativi in aumento, nel confronto a/a sono influenzati dalle spese non ricorrenti derivanti dall’IPO e dall’acquisizione in Portogallo (pari 936 mila, nella voce altre spese amministrative) e dal consolidamento delle controllate ProntoPegno Grecia e ArtRite (10,8% del totale costi operativi), che nel 2022 era di pochi mesi. All’aumento delle spese del personale a/a oltre al diverso perimetro di consolidamento ha influito, in misura minore, anche l’aumento del CCNL bancario. Il numero di risorse è sostanzialmente stabile a/a (89 nel 2023 vs 88 nel 2022).

Al netto dei costi non ricorrenti il Cost Income è pari al 71%, rispetto all’81% del 2022.

Al 31 dicembre 2023, il numero di polizze del credito su pegno sottostanti i 121 milioni di impieghi in Italia era pari a circa 69 mila, in forte aumento a/a (circa 62 mila al 31.12.2022). La crescita a/a degli impieghi (+14%) è stata guidata dai volumi originati dalla rete in Italia, pari a 201 milioni (circa 180 mln nel 2022), di cui il 57% rinnovi. Nel corso dell’anno 2023, nell’ambito del credito su pegno in Italia, sono state realizzate 42 aste, per i beni rivenienti dal pegno, la cui quasi totalità delle offerte segrete in asta sono state eseguite on line. I beni venduti in asta continuano a rappresentare meno del 5% delle polizze in essere.

Il totale attivo, in aumento a/a del 10%, è sostanzialmente composto dai crediti verso clientela (pari al 72% del totale attivo) per l’attività di credito su pegno (in aumento del 14% rispetto all’anno precedente) e dagli avviamenti per un importo complessivo pari a 29,6 milioni, di cui 28,4 milioni generato dall’acquisizione del ramo dazienda ex IntesaSanPaolo perfezionata nel luglio 2020 e 1,2 milionigenerato dall’acquisizione della società ArtRite acquisita nel secondo semestre del 2022.
 

Il Patrimonio Netto al 31.12.2023 ammonta a 42,5 milioni.

Il Totale dei fondi propri (Total Capital) al 31 dicembre 2023 su base individuale ammonta a 12,9 milioni (lo stesso anche in termini di CET1) ed in rapporto ai Risk Weighted Assets (RWA), in aumento a/a per maggiori impieghi ed il maggior rischio operativi, porta il Total Capital Ratio al 18,7%. Il TCR pro forma con l’aumento di capitale di gennaio 2024 al 31.12.2023 sarebbe paria al 22,4%.