Avvio incerto per le principali borse europee con gli investitori intenti a valutare le dichiarazioni di alcuni funzionari della Fed e gli interventi della Cina per sostenere il mercato.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 31.187 punti, cauto come il Ftse 100 di Londra (+0,1%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%), il Dax di Francoforte (-0,1%) e l’Ibex35 di Madrid (-0,3%).
Tra i recenti interventi, la presidente della Fed di Cleveland, Loretta Mester, ha affermato che i funzionari acquisiranno probabilmente fiducia nel tagliare i tassi di interesse “entro la fine dell’anno” se l’economia si evolverà come previsto. L’omologo di Minneapolis, Neel Kashkari, ha evidenziato il sostanziale miglioramento apportato all’inflazione, indicando tuttavia che sono necessari ulteriori progressi.
Restano sotto i riflettori anche le banche regionali dopo che Moody’s ha ridotto il rating creditizio su New York Community Bancorp a ‘junk’ a meno di una settimana da quando l’istituto aveva dichiarato di aver accumulato riserve per coprire i prestiti inadeguati legati agli immobili commerciali.
Sul fronte asiatico, nell’ambito delle misure per sostenere l’azionario, il presidente Xi Jinping terrà un colloquio con le autorità di regolamentazione in merito alle sfide del mercato dei capitali.
In Italia, la Camera ha intanto dato il via libera al disegno di legge per la competitività dei capitali con 135 sì, un contrario e 92 astenuti. Tuttavia, a seguito dell’introduzione di una piccola modifica al testo, il provvedimento dovrà tornare al Senato che lo aveva già approvato in prima lettura a ottobre.
Dall’agenda macroeconomica, a dicembre la Germania ha registrato un calo della produzione industriale dell’1,6% m/m, rispetto al -0,5% delle attese e al -0,2% del mese precedente (rivisto da -0,7%). Su base annua, il dato, corretto dagli effetti di calendario, ha registrato una contrazione del 3,0%, rispetto al -2,4% del consensus e al -4,3% di novembre (rivisto da -4,8%).
Nello stesso mese, in Francia la bilancia commerciale ha riportato un deficit di 6,8 miliardi, in aumento rispetto a 5,9 miliardi nel mese precedente.
A dicembre il Leading Index preliminare giapponese si è attestato a 110 punti, superiore ai 109,3 punti del consensus e ai 108,1 punti di novembre (rivisto da 107,6).
Attese stamane le vendite al dettaglio italiane di dicembre e, nel pomeriggio, oltreoceano, le richieste mutui MBA e la bilancia commerciale.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,076 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen oscilla a 147,9. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,3%) a 78,8 dollari al barile e il Wti (+0,4%) a 73,6 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 156 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,84%.
A Piazza Affari, corre MPS (+6,1%) dopo i conti, seguita da Stellantis (+2,1%), Diasorin e Banco BPM (+1,2%). In coda invece Saipem (-0,9%), Interpump (-0,8%) e Poste Italiane (-0,6%).