Gli eurolistini chiudono in ribasso, mentre Wall Street procede positiva dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato gli scambi in area 30.976 punti (-0,5%), in calo come l’Ibex 35 di Madrid (-1,1%), il Dax di Francoforte (-0,7%), il Ftse di Londra (-0,7%) e il CAC 40 di Parigi (-0,4%) .
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,7%, lo S&P lo 0,6%, il Dow Jones lo 0,4%.
L’attenzione resta concentrata sugli interventi di diversi funzionari della Federal Reserve, tra i quali Adriana Kugler, Susan Collins, Thomas Barkin e Michelle Bowman.
Il presidente dell’istituto di Minneapolis, Neel Kashkari, ha intanto dichiarato che i funzionari hanno bisogno di osservare i dati sull’inflazione per ancora qualche mese prima di ridurre i tassi di interesse, ritenendo che due o tre tagli saranno probabilmente appropriati per il 2024.
Nel complesso, i policymaker statunitensi hanno lasciato i tassi di interesse invariati da luglio e segnalato che la prossima mossa della banca centrale sarà probabilmente un allentamento.
Diversi policy maker, tra cui il presidente Jerome Powell, hanno indicato di non avere fretta di compiere questo passo, portando i mercati a prevedere uno slittamento di un primo taglio dei tassi a maggio o giugno.
Dall’agenda macroeconomica, a dicembre la bilancia commerciale statunitense ha registrato un deficit di 62,2 miliardi di dollari, rispetto al disavanzo di 62,0 miliardi indicato dal consensus e ai -61,9 miliardi di novembre (rivisto da -63,2 miliardi).
Nella settimana terminata il 2 febbraio l’indice Mba, che misura le nuove richieste di ipoteche negli Usa, ha riportato un incremento del 3,7% dopo il calo del 7,2% della settimana precedente.
A dicembre le vendite al dettaglio in Italia hanno registrato una flessione dello 0,1% su base mensile dopo il +0,3% di novembre. Su base annua, il dato ha segnato una crescita dello 0,3%, in rallentamento dal +1,4% del mese precedente.
Nello stesso mese, in Francia la bilancia commerciale ha riportato un deficit di 6,8 miliardi, in aumento rispetto al disavanzo di 5,9 miliardi del mese precedente.
Sempre a dicembre, la Germania ha registrato un calo della produzione industriale dell’1,6% m/m, rispetto al -0,5% delle attese e al -0,2% del mese precedente. Su base annua, il dato, corretto dagli effetti di calendario, ha registrato una contrazione del 3,0%, rispetto al -2,4% del consensus e al -4,3% di novembre.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,077, il dollaro/yen a 148,0. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,5%) a 79,0 dollari e il Wti (0,5%) a 73,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 161 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,87%.
Tornando a Piazza Affari, guida Monte Paschi (+5,5%) in scia ai conti, seguita da Diasorin (+2,1%), Ferrari (+1,2%), Stellantis (+1,1%), mentre arretrano in particolare Saipem (-3,2%), Interpump (-2,7%), Inwit (-2,4%), Intesa (-2,1%).