Nel FY 2023 il Gruppo ha registrato ricavi complessivi per 3.797 milioni, in aumento
del 21,7% rispetto all’anno precedente. Una dinamica riconducibile alla crescita del margine di interesse che ha raggiunto 2.292 milioni (+49,3%) che ha beneficiato dello scenario favorevole dei tassi e che ha più che compensato il minor contributo delle commissioni nette (1.322 milioni, -3,1% a/a) e delle altre componenti di ricavo.
I ricavi del quarto trimestre 2023 ammontano a 993 milioni, in crescita del 4,1% t/t trainati dalle commissioni nette (+5,9%) a fronte di un margine di interesse pressoché stabile.
I dividendi, proventi simili e utili (perdite) delle partecipazioni ammontano a 107 milioni e
risultano inferiori di 5 milioni rispetto al 31 dicembre 2022, principalmente a seguito di minori proventi generati dalle partecipazioni assicurative. Viceversa, il risultato del quarto trimestre 2023 aumenta di 15 milioni, in relazione alla maggiore contribuzione derivante dalle citate società assicurative.
Gli oneri operativi diminuiscono del 12,6% a 1.843 milioni; in crescita invece nel quarto trimestre 2023 rispetto al trimestre precedente (+9,2%), incorporando, nelle spese per il personale, gli effetti del rinnovo del CCNL siglato lo scorso novembre.
Al loro interno, le spese per il personale diminuiscono del 15,3% a 1.180 milioni per i benefici ad anno pieno legati alla manovra 2022 di uscite attraverso l’esodo/fondo di solidarietà; l’effetto di tale flessione è stato solo in parte limitato dai maggiori oneri conseguenti al rinnovo del CCNL dei bancari e alla componente variabile incentivante della retribuzione, non prevista nel 2022.
Il risultato operativo lordo è pari a 1.954 milioni, quasi raddoppiato rispetto a 1.012 milioni a fine anno 2022. Il risultato del quarto trimestre (pari a 508 milioni) è sostanzialmente in linea con il trimestre precedente (pari a 509 milioni).
Al 31 dicembre 2023 il Gruppo ha contabilizzato un costo del credito a clientela pari a 440 milioni, in crescita rispetto ai 417 milioni dell’anno precedente. L’impatto del quarto trimestre 2023, pari a 133 milioni, risulta in aumento rispetto al trimestre precedente
(pari a 102 milioni).
Al 31 dicembre 2023 il rapporto tra il costo del credito clientela e la somma dei finanziamenti clientela e del valore dei titoli rivenienti da operazioni di cessione/cartolarizzazione di crediti non performing esprime un tasso di provisioning di 57 bps (52 bps al 30 settembre 2023 e 55 bps al 31 dicembre 2022).
Il risultato operativo netto al 31 dicembre 2023 è pari a 1.511 milioni, più che raddoppiato rispetto ai 594 milioni a fine anno 2022. Il risultato del quarto trimestre 2023, pari a 371 milioni è in calo rispetto al trimestre precedente (405 milioni).
L’utile netto di pertinenza della capogruppo ammonta a 2.052 milioni, vs una perdita di 178 milioni al 31 dicembre 2022. L’utile del quarto trimestre, inclusivo di 466 milioni di rilasci
netti di accantonamenti su fondi rischi e oneri e di un positivo effetto netto delle imposte per 339 milioni, è pari a 1.123 milioni, in crescita rispetto a quello contabilizzato nel trimestre precedente pari a 310 milioni.
Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2023 la raccolta complessiva assomma a 187,5 miliardi, in aumento su base annua di 13,1 miliardi. La crescita è riferibile sia alla raccolta diretta (+8,6 miliardi) sia alla raccolta indiretta (+4,4 miliardi).
La raccolta diretta si è attestata a 90,6 miliardi (+8,6 miliardi vs fine anno 2022). La quota di mercato del Gruppo sulla raccolta diretta, stimata a dicembre, si è attestata al 3,41%,
in crescita rispetto a dicembre 2022 (pari a 3,35%), mentre la quota di mercato sui depositi a vista è pari 4,58%, in crescita di 25 bps rispetto a dicembre 2022.
La raccolta indiretta commerciale si è attestata a 86,5 miliardi, in aumento 8,4 miliardi trainata dalla crescita del risparmio amministrato (+7,3 miliardi).
Al 31 dicembre 2023 la percentuale di copertura dei crediti deteriorati si è attestata al 49,1%, in aumento rispetto alla fine dell’anno precedente quando era pari al 48,1%, attribuibile principalmente alla copertura delle sofferenze al 68,1%, in crescita di 3 punti percentuali rispetto a fine 2022.
Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, al 31 dicembre 2023 il Common Equity Tier 1 fully loaded ratio si è attestato a 18,1% (rispetto al 15,6% del 31 dicembre 2022 e al 16,7% del 30 settembre 2023 inclusivo degli utili di periodo) e il Total Capital ratio è risultato pari a 21,6% (rispetto al 19,5% del 31 dicembre 2022 e al 20,2% del 30 settembre 2023 inclusivo degli utili di periodo).
Il Cda ha deliberato di proporre alla prossima Assemblea dei Soci (prevista per l’11 aprile 2024) il pagamento di un dividendo di 0,25 euro per azione per un ammontare complessivo di 315 milioni. Tale distribuzione, se autorizzata dalla Banca Centrale Europea e approvata
dai soci, avrà luogo con data di stacco cedola il 20 maggio 2024 (ex date).