La lettura dei risultati preliminari del gruppo Banca Ifis evidenzia un margine di intermediazione in crescita del 3,5% a 704,6 milioni, che beneficia della positiva
correlazione del Settore Commercial & Corporate Banking (+8,2% rispetto al 2022) al rialzo dei tassi di interesse. Salgono a 397 milioni i recuperi di cassa sui portafogli Npl, in crescita del 3,6% a conferma della resilienza della raccolta nonostante il rialzo dell’inflazione.
I costi operativi, pari a 405,8 milioni aumentano del 4,0% per le maggiori spese del
personale (163,8 milioni vs 150,8 milioni del 2022), principalmente per la crescita della remunerazione variabile e per gli accantonamenti a fronte del rinnovo del contratto collettivo dei dipendenti bancari, e per le maggiori altre spese amministrative (249,4 milioni vs 242,4 milioni del 2022). Il modesto incremento conferma la compensazione dell’effetto inflattivo con l’attento controllo dei costi e il continuo miglioramento dell’efficienza.
Il costo del credito è pari a 52,4 milioni, in riduzione di oltre il 32% rispetto al 2022, e include 14 milioni di accantonamenti sul portafoglio crediti in bonis a fronte di potenziali rischi macroeconomici.
L’utile netto di pertinenza del Gruppo è pari a 160,1 milioni, in crescita del 13,5% rispetto al 2022.
Dal lato patrimoniale il totale della raccolta al 31 dicembre 2023 risulta pari a 11,8 miliardi e risulta in aumento rispetto al dato al 31 dicembre 2022 (+6,2%) ed è rappresentato per il 49,2% da debiti verso la clientela (45,8% al 31 dicembre 2022), per il 23,0% da debiti verso banche (30,7% al 31 dicembre 2022) e per il 27,8% da titoli in circolazione (23,4% al 31 dicembre 2022).
La posizione di liquidità al 31 dicembre 2023 è pari a circa 1,4 miliardi di riserve e attivi liberi finanziabili in BCE (LCR superiore a 1.100%).
Il CET1 è pari a 14,87% (15,01% al 31 dicembre 2022) e il TCR è pari a 17,44% (18,82% al 31 dicembre 2022), entrambi calcolati includendo gli utili generati dal Gruppo Bancario nel 2023 al netto dei dividendi.
Il Cda ha approvato la proposta di distribuzione di un dividendo a saldo relativo all’anno 2023 per un totale di 47 milioni, pari a 0,9 euro per azione in circolazione, che verrà messo in pagamento con data stacco cedola (ex date) il 20 maggio 2024, data di legittimazione al
pagamento del dividendo stesso (record date) il 21 maggio 2024 e data di pagamento il 23 maggio 2024.
In occasione della presentazione dei risultati relativi ai 9 mesi del 2023, la Banca aveva deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo 2023 pari a 63 milioni, ovvero di 1,2 euro per azione in circolazione e pertanto per l’intero 2023, la Banca ha in previsione di distribuire 110 milioni di dividendi, pari a 2,1 euro per azione in circolazione, coerentemente con la nuova dividend policy approvata lo scorso anno.