BFF Bank ha chiuso il 2023 con ricavi totali rettificati pari a 791,9 milioni, in crescita del 71% rispetto al 2022, di cui 437,3 milioni provenienti dal dipartimento Factoring, Lending & Credit Management, 63,1 milioni da Payments, 23,6 milioni dai Securities Services. Tra gli Altri Ricavi (268 milioni), 180,5 milioni sono relativi al Portafoglio Titoli di Stato.
I costi operativi totali rettificati, considerando anche ammortamenti e deprezzamenti, aumentano a 178,4 milioni da 167,6 milioni del 2022.
L’utile netto rettificato si è fissato a 183,2 milioni, in aumento del 25% rispetto al 2022. L’utile netto contabile è stato pari a 171,7 milioni, in calo rispetto ai 232 milioni dell’anno precedente.
Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2023 il portafoglio dei crediti è pari a 5.617milioni, in crescita del 3% anno su anno, parzialmente influenzato dalle iniezioni di liquidità da parte dei Governi in Spagna e Portogallo, con i volumi in crescita del 10% a 8.114 milioni.
Sulla qualità degli attivi, la banca continua a beneficiare di un’esposizione molto bassa verso il settore privato. Le Sofferenze (non-performing loans) nette, escludendo i Comuni italiani in dissesto, si sono attestate a 7,2mln, pari allo 0,1% dei crediti netti, con un Coverage ratio al 75%, in linea rispetto a dicembre 2022 e a settembre 2023, quando era rispettivamente il 74% e il 76%.
Il costo del rischio a fine dicembre 2023 è pari a 9,4 punti base.
Il Liquidity Coverage Ratio (LCR) al 31 dicembre 2023 è pari al 297,7%, il Net Stable Funding Ratio (NSFR) è pari a 192,4% e il Coefficiente di Leva Finanziaria è pari a 4,8%, in miglioramento rispetto a fine dicembre 2022 quando era pari al 4,6%.
Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, il Common Equity Tier 1 (CET1) è pari al 14,2% rispetto al 9,0% di SREP. Il Total Capital ratio (TCR) è pari al 19,1% rispetto al 12,5% di SREP. Entrambi i coefficienti escludono 101,2 milioni di dividendi già maturati, che, se inclusi, porterebbero il CET1 e il TCR rispettivamente a 17,5% e 22,4%. BFF ha
68 milioni di capitale in eccesso rispetto al 12% di coefficiente CET1 target, che esclude 101,2 milioni del saldo dividendi 2023 che sarà pagato a settembre 2024.
La società segnala che la distribuzione dei dividendi rimane soggetta al rispetto di tutti i rimanenti requisiti di capitale regolamentari, con pagamenti due volte l’anno, sulla base dell’utile netto rettificato del primo semestre e dell’intero esercizio.
Il Cda propone dividendi totali 2023 per 183,2 milioni (0,979 euro per azione), di cui 81,9 milioni (0,438 euro per azione) di acconto pagati a settembre 2023 e 101,2 milioni (0,541 per azione) a saldo 2023, che verranno pagati dopo l’approvazione dell’Assemblea ordinaria degli azionisti di aprile 2024. Il prossimo acconto sul dividendo è previsto a settembre 2024 sulla base dei risultati del primo semestre 2024.