Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico:
Giornata positiva per i principali indici dell’eurozona: il FTSE Mib segna un +0,5%, il Dax 30 un +0,4% e il Cac 40 un +0,9%. A Londra il FTSE 100 scambia a -0,2% mentre a Wall Street l’S&P 500 registra una sostanziale parità, il Dow Jones un +0,1%, e il Nasdaq un +0,2%.
Nella seduta odierna sono in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,7%) a 80,6 dollari e il Wti (+1,8%) a 75,2 dollari.
Tra le altre commodities energetiche, il gas naturale registra un -1,6% e il gasolio un +1,4%.
Nel comparto Exploration & Production, Equinor segna un -1,7%, Conoco Phillips un +0,9%, Devon Energy un +0,4%, EQT un -0,4%, Imperial Oil un +0,5%, Marathon Oil segna un +0,1% e Occidental Petroleum un +0,2%, mentre, nella Raffinazione, Marathon Petroleum registra un +0,7%.
Nei servizi petroliferi, Conoco Phillips segna un +0,9%, Devon Energy un +0,4%, EQT un -0,4%, Imperial Oil un +0,5% e Marathon Oil un +0,1%.
Tra le altre Utilities, National Grid scambia a -1,2%, United Utilities a -0,7%, Veolia a +0,6%, Duke Eenrgy a -1,1%, PG&E a -1,1% e Sempra Energy a -0,1%.
Tre tra i maggiori gruppi mondiali dell’energia eolica, Siemens Energy, Vestas e Orsted, hanno dato una visione sobria dell’anno a venire, citando le sfide di un settore in via di maturazione, che continua a soffrire dei ritardi nei progetti, dei problemi alle attrezzature (es. qualità di alcuni modelli onshore) e dell’inflazione.
Siemens Energy ha registrato un utile netto di 1,58 miliardi di euro nel primo trimestre rispetto alla perdita di 598 milioni dell’analogo periodo dell’anno precedente grazie a un provento una tantum legato alla vendita della partecipazione in Siemens Ltd.