A fine dicembre 2023 il margine di intermediazione si attesta a 1.923,2 milioni (+30,1% a/a). All’interno dell’aggregato, il margine finanziario è pari a 1.091,3 milioni (+64,8% a/a). Il margine da servizi si attesta a 831,9 milioni (+1,9% a/a).
Le commissioni nette ammontano a 670 milioni (+0,9% a/a) di cui 452,5 milioni di commissioni da gestione e intermediazione (+3% a/a) e 217,5 milioni di commissioni da servizi bancari (–3,3% a/a). Il trading in titoli, cambi e derivati raggiunge 50,9 milioni (–2,9% a/a). Il risultato dell’attività assicurativa del ramo vita si attesta infine a 79,6 milioni (+11,6% a/a).
I costi operativi sono pari a 846,1 milioni (+6,5% a/a). Le spese relative al
personale sono pari a 593,1 milioni (+5,9% a/a).
personale sono pari a 593,1 milioni (+5,9% a/a).
Il cost/income si attesta al 44% rispetto al 53,8% di fine dicembre 2022.
Il risultato lordo di gestione è pari a 1.077,1 milioni (+57,5%). Gli ammortamenti sono pari a 104,9 milioni (+7,4% a/a).
Il risultato operativo si attesta a 972,2 milioni (+65,9% a/a).
L’utile netto consolidato si fissa a 562,1 milioni (+72,4%) dopo aver spesato 57,1 milioni di contributi ai fondi per la gestione delle banche in difficoltà. Il ROTE è pari a 19%, il ROE si attesta a 16,3%.
Dal lato patrimoniale, la raccolta complessiva da clientela a fine dicembre 2023 si attesta a 96.525 milioni (+8,7% a/a). La raccolta complessiva ammonta a 111.979 milioni (+10,4% a/a). In particolare, la raccolta diretta da clientela raggiunge 37.163 milioni, in crescita del 2,3% a/a in netta controtendenza rispetto al sistema che registra una contrazione del 1,5% nello stesso periodo. La raccolta diretta complessiva è pari a 42.385 milioni (+6,6% a/a).
La raccolta indiretta da clientela risulta pari a 51.189 milioni (+14,4% a/a). Nel dettaglio, la raccolta gestita si attesta a 31.714 milioni (+2,4% a/a).
Gli impieghi a clientela sono in crescita del 3,6% a/a (rispetto al sistema che registra un calo del 3,9% nello stesso periodo) e si attestano a 35.715 milioni.
Le sofferenze nette su impieghi netti sono pari a 0,16% (rispetto a 0,23% di fine 2022)
significativamente inferiore alla media di sistema pari all’1,05%.
significativamente inferiore alla media di sistema pari all’1,05%.
Il CET1 ratio calcolato su Credemholding è pari a 14,2%, ai massimi livelli del sistema con oltre 1,4 miliardi di margine sui requisiti patrimoniali di vigilanza; il CET1 Ratio minimo (SREP) assegnato al Gruppo per il 2023 è pari a 7,6%. Il Tier 1 capital ratio è pari a 14,5% e il Total capital ratio è pari a 17%.
Credem risulta l’istituto più solido a livello europeo in base ai dati pubblicati a dicembre 2023 dalla BCE, con la conferma all’1% del requisito Pillar 2 Requirement (P2R) del Gruppo.
Il Cda ha approvato la proposta ai soci di un dividendo pari a 0,65 euro per azione rispetto a 0,33 euro del 2022 pari ad una cedola di 7,6% della valutazione corrente del titolo. In dettaglio è previsto un dividendo ordinario di 0,45 euro per azione e un dividendo straordinario di ulteriori 0,20 euro per azione con stacco cedola, per la componente straordinaria, all’inizio del quarto trimestre 2024. Il monte dividendi complessivo ammonta a 221,4 milioni, oltre 500 milioni negli ultimi cinque anni.