Le borse europee rallentano nel pomeriggio, con Piazza Affari che tuttavia resiste poco sopra la parità, mentre Wall Street viaggia prevalentemente positiva.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 31.122 punti, in controtendenza al Cac 40 di Parigi (-0,4%), Ftse 100 di Londra (-0,4%), Dax di Francoforte (-0,3%) e Ibex35 di Madrid (-0,2%). Oltreoceano, il Nasdaq sale dello 0,8%, lo S&P500 dello 0,3% mentre il Dow Jones cede lo 0,2%.
Il sentiment beneficia delle indicazioni positive emerse dalla revisione dell’inflazione americana che hanno rafforzato l’aspettativa che la Federal Reserve potrà iniziare a tagliare i tassi di interesse già a maggio.
Infatti, le previsioni riviste del governo americano hanno evidenziato che a dicembre i prezzi al consumo sono aumentati ancora più lentamente di quanto originariamente stimato, con una crescita dello 0,2% su base mensile rispetto allo 0,3% precedentemente previsto.
Lo sguardo si sposterà ora sui dati dell’inflazione statunitense di gennaio, in calendario martedì, tra le scommesse di un ulteriore rallentamento dei prezzi che aprirebbe la strada a un primo allentamento monetario. Le stime indicano un +2,9% a/a per lo scorso mese dal +3,4% di dicembre, ai minimi da inizio 2021.
Dall’agenda macroeconomica, a gennaio l’indice dei prezzi al consumo finale tedesco ha registrato un +0,2% su base mensile, in linea alla rilevazione preliminare e alle attese. Su base annua, l’indice ha registrato un progresso del 2,9%, anche in questo caso al pari del preliminare e del consensus.
In Italia, invece, a dicembre la produzione industriale ha registrato un incremento dell’1,1% su base mensile, in miglioramento rispetto al +0,9% delle attese e al -1,3% di novembre (rivisto da -1,5%). La variazione dell’indice rispetto all’anno precedente, corretta dagli effetti di calendario, ha evidenziato un calo del 2,1%, anche in questo caso in miglioramento rispetto al -2,9% di novembre (rivisto da -3,1%) e al -2,5% stimato dagli analisti.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,078 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen oscilla a 149,3. Tra le materie prime, il petrolio torna in rialzo con il Brent (+0,4%) a 82,0 dollari al barile e il Wti (+0,6%) a 76,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale leggermente a 158 punti (+1bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,95%. E’ di oltre 12 miliardi la domanda per i Bot annuali assegnati in asta per 9 miliardi a tassi in rialzo dal 3,442 al 3,552%. Inoltre, il MEF ha annunciato l’emissione di titoli di Stato a medio lungo termine – Btp a 3, 7 e 20 anni – in asta il 13 febbraio per un offerta massima di 8,5 miliardi di euro.
Tornando a Piazza Affari, prosegue il rally di Iveco (+7,8%) spinta ancora dalla trimestrale, seguita da Leonardo (+3,2%), il cui management ha riconfermato la guidance 2023, e Banco Bpm (+2,1%). In coda le utility Hera (-3,5%), A2A (-2,8%) ed Erg (-2%).