Le borse europee proseguono perlopiù in rialzo a metà seduta mentre i futures di Wall Street oscillano poco distanti dalla parità.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,8% a 31.401 punti, bene come l’Ibex35 di Madrid (+0,6%), il Cac 40 di Parigi (+0,5%) e il Dax di Francoforte (+0,5%) mentre prosegue debole il Ftse 100 di Londra (-0,4%).
Gli investitori mantengono lo sguardo sulle nuove indicazioni, in tema di decisioni della Federal Reserve, che dovrebbero emergere dalla lettura dell’inflazione statunitense in calendario domani pomeriggio.
In base alle stime degli analisti, i prezzi al consumo Usa di gennaio sono attesi in rallentamento al +2,9% dal +3,4% del mese precedente ed esprimerebbero il primo dato inferiore al 3% da marzo 2021.
I mercati si attendono ora quattro tagli ai tassi da 25 punti base nel 2024 a fronte dei sette previsti alla fine dello scorso anno e dei tre stimati dai funzionari.
Sullo sfondo restano le tensioni geopolitiche mentre il ministro degli Esteri iraniano ha affermato che la guerra a Gaza potrebbe avvicinarsi a una soluzione diplomatica.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,078 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 149,1. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in calo con il Brent (-1,1%) a 81,3 dollari al barile e il Wti (-1%) a 76,0 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund cala a 155 punti (-3bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,90%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Saipem (+4,9%) rimbalzando dopo le vendite della scorsa settimana, seguita da Cucinelli (+2,8%) ed Erg (+2,2%). Più deboli invece solo Mediobanca (-0,9%), Amplifon (-0,2%) e Bper (-0,1%).
Fuori da paniere principale, focus ancora su Tod’s (+18%) che si allinea al corrispettivo di 43 euro dell’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria promossa da Crown Bidco (L Catterton) e finalizzata a ottenere la revoca della società da Borsa Italiana.