Avvio perlopiù positivo per le principali borse europee mentre restano monitorate le indicazioni dall’agenda macroeconomica e dalle banche centrali.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,9% a 31.349 punti, bene come l’Ibex35 di Madrid (+0,6%), il Cac 40 di Parigi (+0,4%) e il Dax di Francoforte (+0,3%), flette invece il Ftse 100 di Londra (-0,2%).
Cresce l’attesa per il dato sull’inflazione statunitense in uscita domani pomeriggio che dovrebbe fornire nuove indicazioni sul futuro percorso di politica monetaria della Federal Reserve.
Secondo il consensus, i prezzi al consumo Usa di gennaio sono attesi in rallentamento al +2,9% dal +3,4% del mese precedente e si tratterebbe della prima lettura inferiore al 3% da marzo 2021.
Gli operatori prevedono una probabilità di un allentamento monetario, da parte della banca centrale statunitense, del 15% a marzo, in netto calo rispetto al 65% stimato un mese fa. Prevale ora l’aspettativa di quattro tagli ai tassi da 25 punti base nel 2024 a fronte dei sette che erano previsti alla fine dello scorso anno.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,079 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 149,1. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,8%) a 81,5 dollari al barile e il Wti (-0,8%) a 76,2 dollari, dopo che il ministro degli Esteri iraniano ha affermato che la guerra a Gaza potrebbe essere più vicina a una “soluzione diplomatica”.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 156 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,91%.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio MPS (+2,6%), seguita da Banco BPM (+2,4%), Saipem (+1,7%), Cucinelli (+1,3%), mentre scivola in coda Iveco (-1,9%).
Tra gli altri titoli, riflettori su Tod’s (+16,8%) su cui il fondo di investimento L Catterton promuoverà un’Opa volontaria totalitaria a 43 euro per azione finalizzata al delisting.