Avvio cauto a Wall Street, con l’attenzione rivolta già ai dati sull’inflazione attesi domani.
Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq guadagna lo 0,1%, lo S&P 500 e il Dow Jones scambiano intorno alla parità.
Focus principale questa settimana sulla lettura di gennaio sui prezzi al consumo Usa, in calendario domani: l’inflazione è attesa in rallentamento su base annua al 2,9% dal 3,4% di dicembre. Se le attese fossero confermate, si tratterebbe della prima volta sotto la soglia del 3% da marzo 2021. Su base mensile, l’indice CPI dovrebbe evidenziare un incremento dello 0,2%, in linea con la rilevazione di dicembre.
Per quanto riguarda la Fed e le aspettative sui tagli ai tassi d’interesse, i mercati si attendono ora quattro tagli da 25 punti base nel 2024 a fronte dei sette previsti alla fine dello scorso anno e dei tre stimati dai funzionari.
Intanto, nuove indicazioni potrebbero emergere oggi dalle dichiarazioni di alcuni funzionari della Federal Reserve, tra cui Michelle Bowman, uno dei governatori della Fed, e Neel Kashkari, presidente della Fed di Minneapolis.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,077, mentre il dollaro/yen sale a 149,3. Tra le materie prime, in leggero calo le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,5%) a 81,8 dollari e il Wti (-0,2%) a 76,7 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 e 10 anni scendono rispettivamente al 4,48% e al 4,18%.