Gli eurolistini chiudono negativi, con Wall Street in ribasso dopo le prime ore di contrattazioni in scia alla pubblicazione dei dati CPI negli Stati Uniti.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un -1,0% a 31.146 punti, in ribasso come il Dax di Francoforte (-0,9%), il Cac 40 di Parigi (-0,8%), Ftse 100 di Londra (-0,9%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%).
Oltreoceano, il Nasdaq cede l’1,2%, il Dow Jones l’1,1%, lo S&P 500 l’1,0%.
Focus principale sull’inflazione Usa: a gennaio i prezzi al consumo hanno evidenziato un incremento del 3,1% su base annua, in rallentamento rispetto al +3,4% di dicembre ma al di sopra del +3,1% delle attese. Su base mensile, sono aumentati dello 0,3%, rispetto al +0,2% del mese precedente e del consensus.
Al netto di elementi volatili quali alimentari ed energia, l’indice CPI è salito del 3,9% su base annua, dato stabile rispetto a dicembre e al di sopra del +3,7% delle attese; Su base mensile, inflazione core allo 0,4%, rispetto allo 0,3% del consensus e del mese precedente
Dati che smorzano ulteriormente la fiducia degli operatori su imminenti tagli ai tassi di interesse, con i mercati che scontano pienamente, al momento, lo slittamento di un primo allentamento monetario da giugno a luglio.
Sempre sul fronte macroeconomico odierno, a febbraio l’indice Zew relativo alle aspettative di crescita economica dell’Eurozona è salito a 25,0 punti rispetto dai 22,7 punti di gennaio.
L’omologo indicatore sulla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi è migliorato a 19,9 punti (consensus 17,3 punti) dai 15,2 punti registrati a gennaio.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,072, mentre il cambio dollaro/yen sale a 150,7. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,9%) a 82,7 dollari e il Wti (+1,2%) a 77,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 157 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,93%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Saipem (+1,6%), Pirelli (+1,5%), Hera (+1,2%), Iveco (+0,6%). Chiudono in coda invece Banco Bpm (-3,9%), Stmicroelectronics (-3,6%), Fineco (-3,1%), Nexi (-2,9%).