Avvio cauto per le principali borse europee in attesa soprattutto dell’inflazione statunitense in uscita nel pomeriggio.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,2% a 31.392 punti, in linea a Cac 40 di Parigi (-0,2%), Ibex35 di Madrid (-0,2%) e Ftse 100 di Londra (-0,1%). Resiste invece il Dax di Francoforte (+0,3%).
In base alle stime degli analisti, i prezzi al consumo Usa di gennaio sono attesi in rallentamento al +2,9% dal +3,4% del mese precedente ed esprimerebbero il primo dato inferiore al 3% da marzo 2021.
Il presidente della Federal Reserve di Richmond, Thomas Barkin, ha intanto affermato che le possibili difficoltà nel ritorno dell’inflazione verso l’obiettivo della banca centrale provengono dalle imprese statunitensi. Molte di queste hanno incrementato i margini di profitto aumentando i prezzi negli ultimi anni – una pratica che potrebbe essere difficile da modificare e che imprimerebbe una pressione al rialzo sull’inflazione.
Sul fronte macroeconomico, da monitorare anche gli indici ZEW di febbraio di Germania ed Eurozona, in uscita stamattina.
Nel Regno Unito, il tasso medio di disoccupazione del trimestre terminato a dicembre si è attestato al 3,8%, inferiore alle attese (4,0%) e al 3,9% della rilevazione di novembre. A gennaio nel Regno Unito il numero delle richieste di disoccupazione è aumentato di 14.100 unità, a fronte dell’aumento di 5.500 unità di dicembre, rivisto da 11.700 unità. Il tasso di richieste di disoccupazione, espresso come percentuale della forza lavoro totale, è stabile rispetto al mese precedente al 4,0%.
A gennaio, il preliminare degli ordinativi di macchine utensili in Giappone ha registrato un calo del 14,1%, dopo il -9,6% del mese precedente.
Nello stesso mese, l’indice dei prezzi alla produzione nipponico ha riportato un incremento dello 0,2% su base annua, in linea con il mese precedente (rivisto da 0,0%) e al di sopra del +0,1% atteso. Su base mensile, l’indice ha registrato una variazione nulla, rispetto al +0,1% del consensus e al +0,3% di dicembre.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,077 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 149,6. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,3%) a 82,2 dollari al barile e il Wti (+0,3%) a 77,2 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 155 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,92%.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Pirelli (+1,6%), Iveco e Cucinelli (+0,7%) mentre si posizionano in coda Stm (-1,4%), Banco Bpm (-1,1%), Banca Generali e Moncler (-1%).