Le borse europee peggiorano nel pomeriggio in linea all’andamento di Wall Street, frenate dall’inflazione statunitense oltre le attese.
A Milano, il Ftse Mib cede l’1% a 31.135 punti, negativo come il Dax di Francoforte (-1,1%), il Cac 40 di Parigi (-1,1%), il Ftse 100 di Londra (-1%) e l’Ibex35 di Madrid (-0,7%). Oltreoceano, il Dow Jones è in calo dell’1,3%, il Nasdaq dell’1,2% e lo S&P500 dell’1,1%.
A gennaio l’indice dei prezzi al consumo negli Usa ha registrato una variazione mensile del +0,3%, al di sopra del +0,2% del consensus e del mese precedente (rivisto da +0,3%). Anno su anno l’inflazione si è attestata al 3,1%, in rallentamento rispetto a dicembre (+3,4%) ma al di sopra delle attese (+2,9%).
Il core rate, ossia l’indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, ha evidenziato un aumento dello 0,4% su base mensile, al di sopra del consensus e del dato di dicembre (+0,3%). Su base annua il dato ha registrato un +3,9%, in linea al dato precedente ma al di sopra delle attese (+3,7%).
Dati che smorzano ulteriormente la fiducia degli operatori su imminenti tagli ai tassi di interesse, con i mercati che scontano pienamente, al momento, lo slittamento di un primo allentamento monetario da giugno a luglio.
Sempre sul fronte macroeconomico odierno, a febbraio l’indice Zew relativo alle aspettative di crescita economica dell’Eurozona è salito a 25,0 punti rispetto dai 22,7 punti di gennaio.
L’omologo indicatore sulla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi è migliorato a 19,9 punti (consensus 17,3 punti) dai 15,2 punti registrati a gennaio.
Sul forex, l’euro/dollaro scivola a 1,072 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen balza a 150,5. Tra le materie prime, il petrolio rallenta con il Brent (+0,2%) a 82,2 dollari al barile e il Wti (+0,4%) a 77,2 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund oscilla a 155 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,93%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Saipem (+1,9%) dopo il via libera del regolatore australiano alla ripresa delle operazioni della nave Castorone, seguita da Pirelli (+1,3%) ed Hera (+1,2%), fra i leader europei per la sostenibilità e la lotta al climate change secondo CDP e S&P Global, mentre si posizionano in coda Banco Bpm (-3,4%), Fineco e Stm (-3,1%).