Avvio in ribasso a Wall Street in scia alla pubblicazione dei dati CPI negli Stati Uniti.
Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq cede il 1,8%, lo S&P 500 l’1,2%, il Dow Jones lo 0,8%.
Focus tutto sull’inflazione Usa: a gennaio i prezzi al consumo hanno evidenziato un incremento del 3,1% su base annua, in rallentamento rispetto al +3,4% di dicembre ma al di sopra del +3,1% delle attese. Su base mensile, sono aumentati dello 0,3%, rispetto al +0,2% del mese precedente e del consensus.
Al netto di elementi volatili quali alimentari ed energia, l’indice CPI è salito del 3,9% su base annua, dato stabile rispetto a dicembre e al di sopra del +3,7% delle attese; Su base mensile, inflazione core allo 0,4%, rispetto allo 0,3% del consensus e del mese precedente.
La lettura sopra le attese sull’inflazione dovrebbe rafforzare ulteriormente il tono di cautela emerso recentemente dalle dichiarazioni di diversi funzionari della Federal Reserve e alimentare l’aspettativa generale che la banca centrale americana attenderà almeno fino a maggio prima di tagliare i tassi d’interesse.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,072, mentre il dollaro/yen sale a 150,4. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,6%) a 82,5 dollari e il Wti (+0,7%) a 77,4 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 e 10 anni salgono rispettivamente al 4,59% e al 4,27%.