Il Cda di GEFRAN ha esaminato i risultati consolidati preliminari al 31 dicembre 2023.
A seguito della sottoscrizione di un accordo quadro per la vendita del business azionamenti al Gruppo brasiliano WEG, deliberata il 1° agosto 2022 dal Cda di Gefran, la società ha provveduto a riclassificare le attività attinenti al perimetro dell’operazione come “disponibili per la vendita e cessate” ai sensi dell’IFRS 5.
I ricavi ammontano a 132,8 milioni, in calo del 1,2% rispetto ai 134,4 milioni dell’esercizio
2022. Al netto dell’effetto negativo portato dalla variazione dei cambi, pari a 1,9 milioni, i ricavi sarebbero sostanzialmente allineati al dato dell’esercizio precedente (+0,2%).
I ricavi 2022 includevano complessivamente 1,8 milioni, dei quali 0,8 milioni legati alla fatturazione di servizi alle società uscite dal perimetro per effetto della cessione del business azionamenti al gruppo WEG e 0,9 milioni per le vendite residuali di prodotti azionamenti non oggetto di restatement, in quanto generati da società escluse dal perimetro di cessione del business.
Al 31 dicembre 2023 tali ricavi ammontano complessivamente a 0,9 milioni (dei quali 0,2 mln per servizi e 0,7 mln per vendite di prodotti). Al netto di questi effetti, la contrazione dei ricavi 2023 rispetto al 2022 sarebbe più contenuta, attestandosi a 0,8 milioni (-0,6%).
La suddivisione dei ricavi per area geografica mostra una contrazione diffusa a tutte le principali aree servite dal Gruppo, ed in particolare quelli generati dal mercato nazionale sono in flessione (-1,9%). Contrazione anche in America (-2,2%) e in Asia (-1,8%), dove incide in modo significativo l’andamento delle valute estere, Rupia e Renminbi (al netto dell’effetto cambio si rileverebbe una crescita del 4%).
In termini di aree di business, prosegue il trend di crescita dei ricavi generati dal business dei componenti per l’automazione (+1%), anche grazie ai ricavi residuali legati alle vendite dei prodotti azionamenti generati dalle società non incluse nel perimetro di cessione del business. Sono invece in contrazione del 2,8% i ricavi del business sensori, dove la diminuzione deriva in parte dal mercato nazionale ed Europeo e in parte dall’area America, oltre che dai minori beni e servizi fatturati alle società uscite dal perimetro del Gruppo Gefran.
Nel 2023 si rileva un calo del 9,2% della raccolta ordini, esito di una flessione nei componenti per l’automazione (-5%), più marcata nei sensori (-11,3%).
L’EBITDA è positivo per 24,1 milioni (il 18,2% dei ricavi), in calo da 24,6 milioni del 2022 (incidenza sui ricavi del 18,3%). Contribuisce al decremento la diminuzione dei ricavi legati alle vendite residuali di servizi e di prodotti azionamenti. Al netto di tale effetto, anziché una diminuzione, si rileverebbe una crescita del dato 2023 rispetto al 2022, pari a 0,2
milioni, alla quale contribuiscono i minori costi operativi e per il personale registrati rispetto al periodo precedente.
La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2023, è positiva per 22,7 milioni, in calo da 24,3 milioni di fine 2022.
Per quanto riguarda le “attività disponibili per la vendita e cessate”, nel 2023 esse hanno generato ricavi per 2,3 milioni, a fronte dei 36,7 milioni del 2022 (-93,6%). L’EBITDA è negativo per 0,1 milioni (positivo per 2,5 mln e pari al 6,8% dei ricavi nell’esercizio
2022). Infine, la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2023 è nulla, in linea al dato di fine 2022.