Apertura poco mossa per le principali borse europee all’indomani dell’uscita dei dati sull’inflazione statunitense.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,1% a 31.156 punti, in linea con il Dax di Francoforte (+0,03%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%), l’Ibex35 di Madrid (+0,3%) e il Ftse 100 di Londra (+0,5%).
Negli Usa, l’inflazione sopra le attese emersa dai dati diffusi ieri ha smorzato ulteriormente la fiducia degli operatori su imminenti tagli ai tassi di interesse, supportando l’atteggiamento di cautela del presidente della Fed Jerome Powell e di altri funzionari.
Le probabilità di un taglio a maggio sono scese a circa il 32% dal 64% circa prima dei dati sull’inflazione, con meno di 90 punti base previsti quest’anno.
Spostandoci in Asia, il massimo funzionario valutario de Giappone, Masato Kanda, ha avvertito che i recenti movimenti sui cambi sono stati rapidi e le autorità sono pronte a prendere provvedimenti se necessario. Parole ribadite poco dopo dal ministro delle finanze Shunichi Suzuki.
Sul fronte macroeconomico, nel Regno Unito a gennaio i prezzi al consumo sono diminuiti dello 0,6% su base mensile, rispetto al -0,3% del consensus e al +0,4% di dicembre. Su base annua, sono saliti del 4,0%, dato stabile rispetto al mese precedente ma inferiore alle attese (+4,1%). L’indice CPI Core ha riportato un incremento del 5,1%, in linea con il dato di dicembre ma al di sotto del +5,2% atteso.
Da monitorare in giornata la seconda lettura preliminare del PIL 4Q23 dell’Eurozona e, dagli Usa, le richieste settimanali mutui MBA al 9 febbraio.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,071 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 150,4. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (+0,1%) a 82,9 dollari al barile e il Wti (+0,1%) a 77,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 154 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,90%.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Nexi (+1,5%), Leonardo (+1,3%), Cucinelli (+1,1%) e A2A (+1%), mentre si posizionano in coda Campari (-1,1%), MPS (-0,9%), Bper (-0,8%), che ha collocato un Green Bond Senior preferred da 500 milioni raccogliendo ordini superiori a 3,4 miliardi, Intesa Sanpaolo (-0,7%).