I futures sull’azionario americano guadagnano lo 0,3-0,6%, preannunciando un avvio in rialzo a Wall Street, con l’attenzione ancora rivolta all’inflazione Usa.
Chiusura ieri in forte basso in scia ai dati sull’inflazione, con il Nasdaq in calo dell’1,8%, lo S&P 500 e il Dow Jones dell’1,4%.
Segnali di rimbalzo per l’equity statunitense dopo la seduta negativa di ieri in scia ai dati CPI superiori alle attese: a gennaio i prezzi al consumo sono tornati ad accelerare m/m (+0,3% vs +0,2% a dicembre) e nonostante abbiano registrato un rallentamento su base annua al 3,1% dal 3,4%, l’inflazione rimane sopra il 3% e ancora distante dal target del 2% della Federal Reserve.
Inoltre, prescindendo da elementi volatili, l’indice Core è rimasto fermo al +3,9% a/a, contrariamente alle previsioni che davano un rallentamento al 3,7%.
I dati hanno smorzato ulteriormente la fiducia degli operatori su imminenti tagli al costo del denaro, supportando l’atteggiamento di cautela della Fed.
Dall’agenda macroeconomica odierna, intanto, il dato MBA sulle richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti ha registrato nella settimana al 9 febbraio un calo del 2,3%, dopo il +3,7% della settimana precedente.