Le borse europee proseguono prevalentemente in rialzo a metà seduta, mentre i futures di Wall Street viaggiano sopra la parità.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,8% a 31.580 punti, bene come il Cac 40 di Parigi (+0,8%), il Dax di Francoforte (+0,7%), flat il Ftse 100 di Londra (0,0%) mentre l’Ibex35 di Madrid cede lo 0,1%.
L’attenzione degli investitori resta sulla politica monetaria e l’agenda macroeconomica.
Il presidente della Federal Reserve di Chicago, Austan Goolsbee, ha dichiarato che dati sull’inflazione leggermente più alti, registrati per alcuni mesi, sarebbero comunque coerenti con un percorso di ritorno verso l’obiettivo del 2% della banca centrale.
Il vicepresidente della Fed per la supervisione, Michael Barr, ha aggiunto che i funzionari statunitensi hanno bisogno di vedere più dati che mostrino che l’inflazione sta tornando ai livelli target prima di iniziare a tagliare i tassi.
Riguardo invece il Giappone, un funzionario ha affermato che il paese è nell’ultima fase per sconfiggere la deflazione.
Dall’agenda macroeconomica, il dato preliminare sul PIL del Regno Unito nel quarto trimestre del 2023 ha evidenziato un -0,3% su base trimestrale, rispetto al -0,1% delle attese e del terzo trimestre. A livello tendenziale il dato ha mostrato un calo dello 0,2%, al di sotto del terzo trimestre (+0,2%, rivisto da +0,3%) e del +0,1% atteso.
Sempre oltremanica, a dicembre la produzione industriale ha registrato una crescita dello 0,6% su base mensile, meglio del consensus (-0,1%), dopo il +0,5% di novembre (rivisto da +0,3%). Su base annua, il dato ha mostrato un aumento dello 0,6%, a fronte del -0,4% atteso dagli analisti e dopo il +0,1% della rilevazione precedente (rivista da -0,1%).
Nello stesso mese, la produzione manifatturiera ha evidenziato un incremento dello 0,8%, a fronte del -0,1% delle stime e in linea a novembre (rivisto da +0,4%). Su base annua, il dato ha riportato una crescita del 2,3%, maggiore del consensus (+0,6%) dopo il +1,9% della rilevazione precedente (rivista da +1,3%).
In Italia, invece, a dicembre la bilancia commerciale ha evidenziato un surplus di 5,6 miliardi, in deciso aumento rispetto ai 3,9 miliardi di novembre.
Occhi oltreoceano, nel pomeriggio, su vendite al dettaglio di gennaio, Fiducia commerciale Fed Filadelfia di febbraio, Richieste settimanali sussidi disoccupazione e Produzione industriale di gennaio.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,074 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 150. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,9%) a 80,9 dollari al barile e il Wti (-0,9%) a 76 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è stabile a 150 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,82%.
Tornando a Piazza Affari, guida Prysmian (+6,2%) dopo la firma di contratti per tre commesse dal valore aggregato di circa 5 miliardi con Amprion, seguita da Stellantis (+4,3%) in scia ai conti, Diasorin (+3,5%) e Moncler (+3,1%). In coda invece Bper e Interpump (-2,4%), Banco Bpm (-2,3%) e MPS (-1,5%).