Avvio cauto a Wall Street, con l’attenzione rivolta all’ultima ondata di dati economici.
Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones e lo S&P 500 guadagnano lo 0,2%, mentre il Nasdaq cede lo 0,1%.
Ricca l’agenda macroeconomica di oggi: a gennaio le vendite al dettaglio Usa hanno evidenziato un calo dello 0,8% mese su mese, in flessione oltre le attese (-0,2%) dopo il +0,4% di dicembre (dato rivisto da +0,6%).
Sempre a gennaio il dato sulla produzione industriale negli Stati Uniti ha registrato una flessione dello 0,1% su base mensile, contro il +0,2% atteso, dopo la variazione nulla del mese precedente.
A febbraio l’indice Empire State Manufacturing si è attestato a -2,4 punti, in ripresa oltre il consensus (-12,5 punti) rispetto al dato di gennaio (-43,7 punti).
Per quanto riguarda il mercato del lavoro Usa, nella settimana al 10 febbraio le richieste di sussidi di disoccupazione sono state 212mila, al di sotto delle 220mila delle attese e della settimana precedente (dato rivisto da 218mila).
Con gli investitori sempre intenti a trarre nuove indicazioni sulla traiettoria futura dei tassi d’interesse, l’attenzione resta anche sulle dichiarazioni dei funzionari della Federal Reserve: focus oggi sulle parole di Christopher Waller, membro del Board of Governors della Fed.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,077, mentre il dollaro/yen scende a 149,9. Tra le materie prime, in lieve rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,2%) a 81,8 dollari e il Wti (+0,3%) a 76,8 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 e 10 anni scendono rispettivamente al 4,54% e al 4,21%.