Eni – Utile netto adj. preliminare a 1,6 mld nel 4Q 2023

Nel quarto trimestre 2023 il Gruppo Eni ha conseguito un utile operativo adjusted di 2.769 mln con una riduzione del 23% rispetto al quarto trimestre 2022.

Una dinamica dovuta principalmente al settore E&P (-17% a 2.431 mln) per effetto della flessione del prezzo del petrolio e delle quotazioni del gas naturale, alla debole performance del business della Chimica (una perdita operativa adjusted di 237 mln, -172% rispetto al quarto trimestre 2022) a causa della flessione della domanda e dell’incremento della pressione competitiva da parte di prodotti più economici, nonché al significativo deterioramento dello scenario della raffinazione che ha determinato una sensibile riduzione dell’utile operativo della Raffinazione (-322 mln). Tale trend è stato in parte compensato dai risultati record di GGP (+614 mln il risultato operativo adjusted).

Su base annua, il Gruppo ha conseguito un utile operativo adjusted di 13.805 mln, in riduzione del 32% rispetto al 2022, che riflette il minor contributo dei business E&P, anche per effetto del deconsolidamento delle società operative angolane conferite alla JV Azule nel terzo trimestre del 2022, e dei business della Raffinazione e della Chimica, in parte compensati dalla performance del settore GGP e dai risultati positivi dei business Enilive e Plenitude & Power.

Nel quarto trimestre 2023 l’utile netto adjusted di competenza degli azionisti Eni è stato di 1.638 mln in riduzione di 855 mln rispetto al quarto trimestre 2022 (-34%) per effetto del minor utile operativo e dei minori risultati delle partecipate, in parte compensati dalla riduzione degli oneri finanziari principalmente dovuta all’andamento discendente
della curva tassi presa a riferimento per il calcolo del fair value delle attività finanziarie di trading, e all’effetto sui proventi finanziari dei più elevati tassi medi sulle giacenze attive registrate nell’anno rispetto all’effetto sulle passività finanziarie che presentano tassi prevalentemente fissi.

Nell’esercizio 2023 il Gruppo ha conseguito un utile netto adjusted di 8.298 mln, in riduzione del 38% rispetto al 2022.

Il tax rate consolidato adjusted del quarto trimestre e dell’esercizio 2023 è pari rispettivamente al 47,6% e 44,5%, in aumento di 5 punti percentuali rispetto ai corrispondenti periodi 2022, per effetto della windfall tax sugli utili delle società del settore energia del Regno Unito in vigore dal terzo trimestre 2022, dello scenario sfavorevole,
nonché dell’impatto di oneri non deducibili del settore E&P, in particolare le radiazioni di costi esplorativi, in parte compensati dalla maggiore incidenza dell’utile imponibile conseguito dalle controllate Italiane.

I capex organici di 9,2 mld nell’esercizio 2023, in aumento dell’11% rispetto al 2022 per effetto del maggiore spending nei progetti gas naturale/GNL a sostegno della sicurezza energetica e del progetto Baleine in Costa d’Avorio, comprendono gli apporti di capitale alle società partecipate che stanno implementando progetti per conto di Eni. Al netto di tali capex organici, il flusso di cassa discrezionale ante variazione circolante si ridetermina in 7,3 mld (1,2 mld nel trimestre).

Le acquisizioni al netto dei disinvestimenti ammontano a circa 2,4 mld principalmente riferiti all’acquisizione degli asset a gas di bp in Algeria, alla partecipazione nella bioraffineria St. Bernard (Chalmette), agli asset del business rinnovabili di Plenitude e del saldo del corrispettivo relativo all’acquisizione del gruppo PLT effettuata alla fine del 2022, in parte compensati dalla cessione del 49,9% della partecipazione Eni nelle società di gestione dei gasdotti TTPC/Transmed a seguito dell’accordo con Snam, nonché di altri asset non strategici.

L’indebitamento finanziario netto ante lease liability al 31 dicembre 2023 è pari a 10,9 mld, in aumento di circa 3,9 mld rispetto al 31 dicembre 2022.

L’incremento dell’indebitamento ante IFRS 16 pari a circa 3,9 mld è dovuto al flusso di cassa netto da attività operativa adjusted di circa 16,5 mld, agli investimenti netti di 9,2 mld, ai fabbisogni di circolante (1 mld), al pagamento dei dividendi agli azionisti Eni e all’acquisto di azioni proprie di 4,8 mld, all’effetto netto di acquisizioni/disinvestimenti (2,4 mld), ad altre attività d’investimento e altre variazioni (1,5 mld), nonché al pagamento delle rate di leasing e delle cedole dei bond ibridi (1,1 mld) e della windfall tax straordinaria italiana (0,4 mld).

Il Cda di approvazione del progetto di bilancio di esercizio, la distribuzione di riserve a titolo e in luogo del dividendo 2023 e il piano strategico 2024-2027 si terrà il 13 marzo 2024.