Avvio sottotono a Wall Street, con l’attenzione rivolta in particolare ai dati sui prezzi alla produzione Usa.
Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones cede lo 0,4%, lo S&P 500 lo 0,2%, mentre il Nasdaq scambia intorno alla parità.
L’attenzione degli osservatori resta sull’agenda macroeconomica: a gennaio l’indice grezzo dei prezzi alla produzione (PPI) negli Stati Uniti ha registrato un incremento su base mensile dello 0,3%, oltre le attese (+0,1%) e rispetto al -0,2% di dicembre. Su base annua, il PPI è salito dello 0,9%, rispetto al +0,6% del consensus e al +1,0% di dicembre.
Prescindendo da elementi volatili quali alimentari ed energia, a gennaio l’indice PPI ha registrato un aumento su base mensile dello 0,5%, oltre il +0,1% atteso e rispetto al -0,1% del mese precedente. Anno su anno, i prezzi alla produzione sono saliti del 2,0%, rispetto al +1,6% del consensus e al +1,7% di dicembre.
Sempre sul fronte macro, è atteso oggi anche il dato preliminare di febbraio dell’Università del Michigan sulla fiducia dei consumatori negli Stati Uniti.
Con gli investitori sempre intenti a trarre nuove indicazioni sulla traiettoria futura dei tassi d’interesse, l’attenzione resta anche sulle dichiarazioni dei funzionari della Federal Reserve: il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, ha affermato che non c’è fretta di tagliare i tassi visto l’attuale stato di salute dell’economia americana. Attese oggi anche le parole di Mary Daly, presidente della Fed di San Francisco, e Michael Barr, Vice Chair for Supervision della Federal Reserve.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,075, mentre il dollaro/yen sale a 150,6. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,4%) a 83,2 dollari e il Wti (+0,8%) a 78,7 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 e 10 anni salgono rispettivamente al 4,68% e al 4,32%.