Pomeriggio in rialzo per i tassi europei e statunitensi con lo sguardo ancora sui dati macro e sulle banche centrali.
Le borse europee viaggiano prevalentemente positive con Piazza Affari tuttavia piuttosto cauta a +0,2%.
I dati odierni stanno sostenendo l’aspettativa che la Federal Reserve non taglierà i tassi di interesse in tempi brevi.
Il tutto in scia infatti a un indice dei prezzi alla produzione statunitense di gennaio aumentato più del previsto, spinto dall’incremento dei costi dei servizi e confermando la persistenza dell’inflazione.
I mercati scontano attualmente 85 punti base di allentamento monetario da parte della Fed per quest’anno a fronte di tagli per circa 150 punti base stimati appena due settimane.
Il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, ha intanto dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi in presenza di un mercato del lavoro ed economia Usa ancora forti, avvertendo inoltre che non è ancora chiaro se l’inflazione si stia dirigendo in modo sostenibile verso l’obiettivo del 2% della banca centrale.
Tornando all’obbligazionario, il rendimento del BTP decennale sale al 3,87% (+2bp), con uno spread a 148 punti, mentre il tasso del T-Bond si fissa al 4,3% (+7bp).