Seduta mista per le borse asiatiche mentre ieri Wall Street era chiusa per le festività del Presidents’ Day.
Shanghai e Shenzhen guadagnano entrambe lo 0,5%, caute come Hong Kong (+0,3%). Più debole il Giappone con il Nikkei e il Topix a -0,3%.
Resta monitorata l’economia cinese dopo che gli istituti di credito del Paese hanno tagliato il tasso di riferimento sui prestiti quinquennali di 25 punti base, portandolo al 3,95%. Si tratta della prima riduzione da giugno e della maggiore da quando è stato introdotto questo sistema nel 2019.
Inoltre, le banche hanno mantenuto il tasso sui prestiti a un anno al 3,45%.
Parallelamente, nei prossimi giorni l’attenzione si focalizzerà su appuntamenti chiave tra i quali la fiducia consumatori, inflazione e PMI dell’Eurozona, la pubblicazione dei verbali relativi alle ultime riunioni di Fed e Bce, oltre che i discorsi di alcuni policy marker.
Driver che dovrebbero fornire nuovi segnali utili a definire le prossime decisioni delle banche centrali dopo che i recenti dati macroeconomici oltre le attese hanno smorzato la fiducia degli investitori su un allentamento monetario in tempi brevi.
Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende a 1,077 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 150,4. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (-0,1%) a 83,5 dollari al barile e il Wti (+0,2%) a 78,4 dollari in un contesto di continue tensioni nel Mar Rosso.