Avvio prevalentemente positivo per le principali borse europee, in attesa di nuovi spunti operativi e con lo sguardo sugli interventi delle autorità cinesi.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,3% a 31.810 punti, sopra la parità come l’Ibex35 di Madrid (+0,3%), il Cac 40 di Parigi (+0,2%) e il Dax di Francoforte (+0,2%) mentre arretra il Ftse 100 di Londra (-0,5%).
Tra gli appuntamenti chiave di questa settimana, da monitorare, oggi, la fiducia consumatori dell’Eurozona, la diffusione dei verbali della Federal Reserve, l’intervento del presidente della Fed di Atlanta Raphael Bostic e i conti di Nvidia. Domani, occhi su inflazione, PMI continentali, minute della Bce e i discorsi della policy maker della Fed Lisa Cook e del numero uno dell’istituto di Minneapolis Neel Kashkari. Venerdì focus su IFO e PIL tedeschi.
In Cina, il sentiment beneficia della decisione delle banche di aumentare i finanziamenti al settore immobiliare. Inoltre si allentano le preoccupazioni sulle vendite allo scoperto grazie a un nuovo giro di vite alle negoziazioni dei fondi quantistici.
Dall’agenda macroeconomica, a gennaio la bilancia commerciale giapponese ha registrato un deficit di 1758,3 miliardi di yen, in peggioramento rispetto al surplus di 68,9 miliardi di dicembre (rivisto da 62,1 mld). Le previsioni davano un deficit di 1855,4 miliardi.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,081 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 150,1. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (+0,1%) a 82,4 dollari al barile e il Wti (+0,1%) a 77,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 148 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,88%.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Mediobanca (+3%) dopo che l’azionista Delfin ha venduto lo 0,12% capitale per restare sotto quota 20%, quota che avrebbe superato con il buyback, MPS (+1,3%) e Bper (+1,1%) mentre arretrano Inwit (-1%), Leonardo (-0,7%), Terna ed Hera (-0,6%).